Mafia a Ostia, rischio processo per 2 legali
La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio di Salvatore Casamonica, esponente del clan omonimo, e degli avvocati Lucia Gargano e Angelo Staniscia, con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Al centro delle indagini della Guardia di finanza, coordinate dal procuratore aggiunto Ilaria Calò e dal pm Giovanni Musarò, la pax mafiosa tra gruppi rivali attivi a Ostia. Una tregua ottenuta in seguito al «summit» che si svolse in un ristorante di Grottaferrata il 13 dicembre 2017. Quel giorno a tavola con Casamonica e Gargano (entrambi arrestati durante l’inchiesta) c’era anche l’ex capo degli Irriducibili Fabrizio Piscitelli, poi ucciso il 7 agosto 2019 nel parco degli Acquedotti. «Diabolik» e Casamonica, con l’aiuto di Gargano, secondo la Direzione distrettuale antimafia avrebbero garantito un patto di non belligeranza tra il clan Spada e il gruppo di Marco Esposito, detto «Barboncino», determinato a conquistare il litorale anche a colpi di arma da fuoco. Lo dimostrerebbero le intercettazioni. Casamonica: «Risolviamo questa cosa perché non conviene a nessuno... però poi devono fare i bravi davvero». Piscitelli: «Bravo… sui miei ti metto tutte e due le mani sul fuoco». L’udienza preliminare inizierà il 3 marzo.