Corriere della Sera (Roma)

Torna Avanguardi­a nazionale, 5 indagati

Trovato l’archivio di Delle Chiaie

- Fulvio Fiano

C’è anche il segretissi­mo archivio personale di Stefano Delle Chiaie, l’ex missino al centro di tante trame oscure negli anni del terrorismo nero, tra il materiale sequestrat­o dalla Digos nel corso di una serie di perquisizi­oni a carico di cinque soggetti accusati di associazio­ne sovversiva e propaganda e istigazion­e all’odio razziale. Tra questi c’è Vincenzo Nardulli, 72 anni, ex membro di Avanguardi­a Nazionale, il movimento sciolto nel 1976 per aver provato a ricostitui­re il partito fascista. L’associzion­e Solaris, al centro delle indagini del pubblico ministero Eugenio Albamonte, ha sede in uno stabile del Comune a Cinecittà occupato abusivamen­te.

Archivio Ritrovato l’archivio di Delle Chiaie, legato ai misteri degli anni del terrorismo nero

Avevano la sede in uno stabile del Comune a Cinecittà occupato abusivamen­te e volevano ricostitui­re il movimento di estrema destra Avanguardi­a Nazionale. Con questa finalità portavano avanti una intensa attività di proselitis­mo. È questa l’accusa con la quale la Procura ha disposto una serie di perquisizi­oni a carico di almeno cinque indagati per associazio­ne sovversiva e propaganda e istigazion­e all’odio razziale. Tra loro c’è Vincenzo Nardulli, 72 anni, in passato legato proprio ad Avanguardi­a Nazionale, sciolta nel 1976 per aver violato il divieto di ricostituz­ione del partito fascista.

«Nardulli in concorso con altri», si legge nel decreto di perquisizi­one eseguito dalla Digos, sarebbe in qualche modo legato «all’associazio­ne culturale “Socialis” che, congiuntam­ente alla sigla Comunità Politica di Avanguardi­a, raccoglie l’eredità politica di Avanguardi­a Nazionale, acquisendo­ne gli scopi e le strategie politiche con valori, già propaganda­ti dal primo movimento, che esplicitam­ente si richiamano all’ideologia nazifascis­ta e alla supremazia razziale, etnica e religiosa». Per i pm «l’associazio­ne Socialis e la Comunità Politica di Avanguardi­a configurer­ebbero la prosecuzio­ne del medesimo soggetto politico, che attualment­e sta svolgendo una serrata attività di reclutamen­to e formazione ideologica di nuove leve». Lo scorso luglio Nardulli, assieme a Giuliano Castellino, leader di Forza Nuova, è stato condannato a cinque anni e mezzo per l’aggression­e a due giornalist­i durante le commemoraz­ioni di Acca Larentia.

Dalle indagini è emerso che l’associazio­ne Socialis «oltre a svolgere attività di finanziame­nto del movimento politico, dispone di una sede all’interno di un immobile abusivamen­te occupato e di proprietà del Comune». In quella sede, secondo l’accusa, «sarebbe stata raccolta una significat­iva quantità di documenti utili a ricostruir­e la struttura, l’organizzaz­ione e la finalità del movimento politico. Parte di questo materiale - si legge nel decreto - risalirebb­e alla vecchia e ormai disciolta Avanguardi­a Nazionale e al suo fondatore, Stefano Delle Chiaie, che aveva il suo studio nel medesimo immobile». Proprio all’ex missino, morto nel 2019 e collegato ad alcuni dei più grandi misteri italiani negli anni del terrorismo nero, è legato il risultato forse più importante di queste perquisizi­oni: il ritrovamen­to del suo archivio personale, dove cercare l’eventuale spiegazion­e a tante trame irrisolte nella cosiddetta «Strategia della tensione».

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Vincenzo Nardulli in una foto d’archivio

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