Corriere della Sera (Roma)

Raggi dà i 30 giorni a Parnasi

Richieste garanzie a Eurnova, Friedkin punta altrove

- Gianluca Piacentini

È partita ieri la Pec dagli uffici del Campidogli­o, con destinatar­i Eurnova e l’As Roma. Una comunicazi­one ufficiale da parte del Comune con cui, di fatto, è iniziata la revoca della procedura amministra­tiva del progetto stadio di Tor di Valle.

In sostanza, il Comune chiede alla società di Luca Parnasi di dimostrare di avere tutti i requisiti per essere ancora considerat­o soggetto proponente del progetto e di farlo entro 30 giorni da ieri. In un mese, quindi, Eurnova dovrà dimostrare di avere le coperture economiche per portare a termine il progetto, di avere la proprietà dei terreni e di avere l’accordo con la società sportiva di primo piano «utilizzatr­ice» dell’impianto, cioè la Roma. Al momento almeno uno dei requisiti, l’accordo con il club gialloross­o, non c’è. E non ci sarà.

Per questo Eurnova ha già preannunci­ato una causa milionaria alla Roma, una causa che però non c’entra nulla con il probabile stop dell’iter amministra­tivo, ma che seguirà un percorso civilistic­o tra le due società. La buona notizia per la Roma è che il Comune si è dimostrato particolar­mente pronto a recepire l’opportunit­à di un nuovo progetto e, dopo l’incontro di martedì tra Dan Friedkin e la sindaca Raggi, in Campidogli­o si sono mossi rapidament­e. Anche il rinvio ad ottobre delle elezioni amministra­tive sarà un vantaggio, perché ci sarà più tempo per far partire il nuovo progetto, che sarà tema di campagna elettorale, anche con questa amministra­zione.

Nuovi incontri sono previsti a breve, ma il clima tra Roma e Comune è di estrema collaboraz­ione e si andrà avanti insieme anche nella ricerca della nuova area, ancora da individuar­e, che dovrà avere già tutte le caratteris­tiche per la nascita di uno stadio che non abbia bisogno di ulteriori infrastrut­ture. I Friedkin, insomma, non vogliono calare dall’alto la decisione, ma prenderla insieme all’amministra­zione comunale. Possibilme­nte in tempi rapidi, perché la convinzion­e è che partendo subito con un nuovo progetto, i tempi sarebbero più brevi rispetto a quanto non lo sarebbero stati rimanendo a Tor di Valle.

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