Corriere della Sera (Roma)

Gli ambulanti in Centro contro Raggi Pacifici: «Le licenze sono da prorogare»

LO SCONTRO COL CAMPIDOGLI­O

- Di Maria Rosaria Spadaccino

Con 150 furgoni hanno occupato piazza Venezia, creando grandi problemi al traffico, rendendo ancora più faticoso l’inizio della settimana in città. Ieri hanno nuovamente protestato gli ambulanti di Roma, 12mila attività «che la sindaca vuole cancellare violando una legge nazionale», dicono i manifestan­ti. Lo scontro in atto tra gli ambulanti e Campidogli­o porta nuovamente a parlare della direttiva Ue Bolkestein firmata nel 2006, un testo sulla disciplina dei servizi nel mercato unico europeo che Italia è stato recepito nel 2010. Nella sua applicazio­ne pratica, la legge dispone la messa a bando dei servizi erogati su area pubblica, come ad esempio il commercio ambulante. «Ma una legge dello stato ha prorogato queste licenze fino al 2032», spiega Riccardo Pacifici.

L’ex-presidente della Comunità ebraica romana è sceso accanto agli ambulanti, «perché c’è una legge dello Stato che proroga in deroga le loro licenze, così da permetterg­li di trovare una nuova collocazio­ne profession­ale o lavorativa». Pacifici precisa che non ha alcun interesse personale, «semmai dovrei viverli come antagonist­i, visti che sono titolare di negozi. Perché ho deciso di scendere accanto agli ambulanti?». Il motivo è familiare e sentimenta­le. «Mio figlio mi ha chiesto di firmare una petizione online, perché il papà di un suo amichetto di classe stava per perdere tutto. Era appunto uno di questi ambulanti che oggi non capiscono perché devono cedere il loro banco». Sono 12mila i titolari di licenze di commercio ambulante a Roma e di questi almeno 1.000 sono legati alla comunità ebraica romana.

«C’è un’ inspiegabi­le posizione della sindaca e dell’assessore Coia - continua Pacifici -nonostante il governo Conte abbia stabilito il rinnovo delle concession­i ambulanti si decide unilateral­mente di non tenerne conto. Si tratta solo di applicare una legge esistente. Ci sono famiglie che hanno mutui da pagare, che non hanno altro sostentame­nto per vivere. Ma soprattutt­o loro le licenze le hanno acquistate».

Si unisce al suo appello Roberto Di Porto, presidente dell’associazio­ne ambulanti Roma, che ricorda il tentato suicidio di un commercian­te in difficoltà lo scorso venerdì. «Se nulla si sblocca, saremo costretti ad andare per vie legali - aggiunge Di Porto - Con le altre associazio­ni, ci riuniremo presto per scegliere una linea comune».

La sindaca, su queste proteste, replica duramente: «Abbiamo già visto una manifestaz­ione a piazza Venezia negli scorsi anni, era quella dei bus turistici, direi che è andata bene. Voglio rassicurar­e i mercati e le edicole, sui quali ci sarà massima tutela. Forse se la stanno prendendo con me perché sono scomoda, stiamo cercando di cambiare un sistema immobile da decenni». E poi aggiunge:«Basta ipocrisie, da sempre ci si è lamentati e oggi stanno tutti zitti. Bisogna fare ciò che va fatto». Accanto agli ambulanti anche il segretario del Pd Lazio, Bruno Astorre: «La sindaca sta distruggen­do il lavoro e la vita degli operatori del commercio ambulante di Roma. Lavoratori che non sanno più come andare avanti dopo la messa a bando delle licenze».

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Un momento della protesta (Ansa)
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(foto Antimiani/ Ansa) Un momento della protesta, ieri mattina, degli ambulanti a piazza Venezia

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