Biancocelesti, primo spareggio Champions
Quarto posto, stasera match-clou. Per la terza volta i biancocelesti senza Inzaghi in panchina
La Lazio gioca a Napoli la terza partita senza Inzaghi a telecomandarla dalla panchina (adesso può farlo solo dalla tv, via telefonino). Finora i risultati non ne hanno risentito: con Simone erano arrivate tre vittorie consecutive, il fidato vice Massimiliano Farris ha proseguito la serie con i successi contro Verona e Benevento.
La gara di stasera (ore 20.45, diretta tv su Sky) ha però un livello di difficoltà e un’importanza decisamente superiori rispetto a tutte le ultime, perché la rivale è fortissima ed è anche una diretta concorrente nella corsa alla Champions: il Napoli ha due punti in più rispetto ai biancocelesti, che però devono recuperare l’incontro con il Torino e di conseguenza sono potenzialmente davanti agli avversari.
Le cinque vittorie di fila hanno permesso alla Lazio di tornare a vedere le prime quattro posizioni. La squadra di Inzaghi ha dunque messo i presupposti per ambire di nuovo a un posto nell’Europa che conta: ora ci sono due partite determinanti per dare un senso allo sforzo effettuato nell’ultimo periodo, prima il Napoli e poi (lunedì) il Milan. I biancocelesti ci arrivano con lo stato d’animo migliore, grazie ai risultati recenti e anche ai segnali lanciati dai giocatori decisivi: il gol di Milinkovic-Savic a Verona, la doppietta del ritrovato Immobile con il Benevento, la splendida partita di Correa sempre contro i campani. «È un esame di maturità che non vogliamo fallire, dobbiamo dare continuità alla serie di risultati positivi che abbiamo ottenuto nell’ultimo periodo», dice Farris.
Il problema è dato dai valori del Napoli, il quale – rispetto alla Lazio – ha anche alternative di primo piano. Pure la squadra di Gattuso viene da un periodo favorevole, successivo all’eliminazione in Europa League: da quando è stata fatta fuori dal Granada, ha vinto sei partite su nove perdendone solo una (contro la Juve), superando tra le altre Milan e Roma, fermando l’Inter sul pareggio. «È un’avversaria temibile, che ha avuto un periodo non positivo ma si è ripresa con i risultati e con il gioco. Dobbiamo essere pronti alla battaglia».
La Lazio di Inzaghi storicamente fatica quando deve giocare tre partite in una settimana, perché non può permettersi un turnover adeguato: c’è troppa differenza fra i titolari e coloro i quali titolari non sono. Stavolta, per di più, la fatica supplementare arriva al termine di una stagione intensa e durissima.
Ma la scelta dell’allenatore è chiara: chi sta bene gioca, senza pensare alle energie da risparmiare. «Pensiamo a una partita per volta, senza fare calcoli», ribadisce Farris. Non a caso la formazione potrebbe essere la stessa che ha lottato fino al 96’ con il Benevento sotto il diluvio.
❞ Il vice allenatore Dobbiamo dare continuità alla serie di risultati positivi ottenuti nell’ultimo periodo