Corriere della Sera (Roma)

Biancocele­sti, primo spareggio Champions

Quarto posto, stasera match-clou. Per la terza volta i biancocele­sti senza Inzaghi in panchina

- di Stefano Agresti

La Lazio gioca a Napoli la terza partita senza Inzaghi a telecomand­arla dalla panchina (adesso può farlo solo dalla tv, via telefonino). Finora i risultati non ne hanno risentito: con Simone erano arrivate tre vittorie consecutiv­e, il fidato vice Massimilia­no Farris ha proseguito la serie con i successi contro Verona e Benevento.

La gara di stasera (ore 20.45, diretta tv su Sky) ha però un livello di difficoltà e un’importanza decisament­e superiori rispetto a tutte le ultime, perché la rivale è fortissima ed è anche una diretta concorrent­e nella corsa alla Champions: il Napoli ha due punti in più rispetto ai biancocele­sti, che però devono recuperare l’incontro con il Torino e di conseguenz­a sono potenzialm­ente davanti agli avversari.

Le cinque vittorie di fila hanno permesso alla Lazio di tornare a vedere le prime quattro posizioni. La squadra di Inzaghi ha dunque messo i presuppost­i per ambire di nuovo a un posto nell’Europa che conta: ora ci sono due partite determinan­ti per dare un senso allo sforzo effettuato nell’ultimo periodo, prima il Napoli e poi (lunedì) il Milan. I biancocele­sti ci arrivano con lo stato d’animo migliore, grazie ai risultati recenti e anche ai segnali lanciati dai giocatori decisivi: il gol di Milinkovic-Savic a Verona, la doppietta del ritrovato Immobile con il Benevento, la splendida partita di Correa sempre contro i campani. «È un esame di maturità che non vogliamo fallire, dobbiamo dare continuità alla serie di risultati positivi che abbiamo ottenuto nell’ultimo periodo», dice Farris.

Il problema è dato dai valori del Napoli, il quale – rispetto alla Lazio – ha anche alternativ­e di primo piano. Pure la squadra di Gattuso viene da un periodo favorevole, successivo all’eliminazio­ne in Europa League: da quando è stata fatta fuori dal Granada, ha vinto sei partite su nove perdendone solo una (contro la Juve), superando tra le altre Milan e Roma, fermando l’Inter sul pareggio. «È un’avversaria temibile, che ha avuto un periodo non positivo ma si è ripresa con i risultati e con il gioco. Dobbiamo essere pronti alla battaglia».

La Lazio di Inzaghi storicamen­te fatica quando deve giocare tre partite in una settimana, perché non può permetters­i un turnover adeguato: c’è troppa differenza fra i titolari e coloro i quali titolari non sono. Stavolta, per di più, la fatica supplement­are arriva al termine di una stagione intensa e durissima.

Ma la scelta dell’allenatore è chiara: chi sta bene gioca, senza pensare alle energie da risparmiar­e. «Pensiamo a una partita per volta, senza fare calcoli», ribadisce Farris. Non a caso la formazione potrebbe essere la stessa che ha lottato fino al 96’ con il Benevento sotto il diluvio.

❞ Il vice allenatore Dobbiamo dare continuità alla serie di risultati positivi ottenuti nell’ultimo periodo

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Cannoniere Il centravant­i della Lazio Ciro Immobile, 31 anni, ha segnato 16 gol in campionato

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