Morta la donna ferita dal marito carabiniere
Sembrava stesse migliorando, invece purtroppo è stata stroncata da un’infezione. È morta così, ieri mattina, Annamaria Ascolese, l’insegnante di scuola materna di Marino ferita a colpi di pistola nel pomeriggio del 16 aprile scorso in via Anna Frank dal marito carabiniere Antonio Boccia, poi suicida. La 50enne, paladina dei diritti delle donne nella cittadina dei Castelli e fondatrice della lista civica «Marino in rosa», in sostegno alla candidata sindaca Gabriella De Felice, alle prossime elezioni amministrative, è deceduta ieri mattina nel reparto di rianimazione dell’ospedale San Camillo, per «un progressivo e severo aggravamento respiratorio ed emodinamico spiegano dall’ospedale - da imputare a uno shock settico fulminante. Nonostante il completo supporto respiratorio, emodinamico, renale e antibiotico, lo shock settico ha assunto aspetto di irreversibilità e refrattarietà terapeutica tanto da condurre la paziente al decesso». Dalle indagini della polizia era emerso fin dall’inizio che alla base del gesto del carabiniere, impegnato in operazioni antidroga, c’era stata una lite con la moglie nell’abitazione della coppia. Fra i motivi anche la gelosia dell’uomo, già sposato e divorziato, padre di due figlie di 21 e 28 anni, che secondo le amiche dell’insegnante aveva cominciato a pedinarla da qualche tempo, oltre alla sua contrarietà che lei si occupasse di politica. Tanto da scegliere come foto contro la violenza sulle donne proprio quella del loro matrimonio.