Corriere della Sera (Roma)

Il Bayern: grazie Roma Ora tocca a Fonseca

In crisi Compliment­i da Monaco per la linea sulla Superlega

- Luca Valdiserri

La qualificaz­ione alla prossima Champions League è ormai quasi impossibil­e: 4 punti nelle ultime 5 partite hanno zavorrato la classifica gialloross­a, con Fonseca che è stato il primo a mollare il campionato per puntare tutto sull’Europa League. La partita di stasera contro l’Atalanta - Gasperini è 3 su 3 contro Fonseca in queste due stagioni - è però lo stesso importanti­ssima per il momento «storico». Il clamoroso flop della Superlega ha ottenuto un risultato: ha avvicinato come mai prima la tifoseria gialloross­a alla presidenza Friedkin.

I texani erano stati spesso criticati per non aver preso posizioni forti - oppure per averle cambiate in corsa come per esempio nel caso dei diritti tv, che sono costati tra l’altro la perdita del finanziame­nto da parte dei fondi di investimen­to - mentre in questo caso hanno dimostrato un tempismo perfetto, parlando prima del crollo del piano di Agnelli e Florentino Perez e non dopo. La differenza tra coraggio e opportunis­mo.

La Roma ha resistito alla tentazione di passare dalla parte dei ricchi e (pre)potenti. Il comportame­nto dei Friedkin non è passato inosservat­o. Da Monaco di Baviera sono arrivati i compliment­i del Bayern, recapitati da Rummenigge, amministra­tore delegato dei bavaresi. Con Juve, Milan e Inter fondatrici della

Paulo Fonseca, 48 anni: nelle ultime 5 giornate di campionato la Roma ha ottenuto solo 4 punti Superlega era importante che una squadra italiana come la Roma si opponesse al «calcio dei ricchi».

In attesa di affrontare stasera l’Atalanta anche Paulo Fonseca si è schierato contro la Superlega: «Come quasi tutti gli allenatori sono totalmente contrario. Sono orgoglioso di far parte del calcio perché ha dimostrato una cosa: non è il denaro che conta, ma i tifosi, i giocatori e gli allenatori. E sono orgoglioso della posizione presa della Roma. Superlega in futuro? Non sono preoccupat­o, il calcio ha dimostrato forza con questa reazione. Penso che si può sempre migliorare, ma in un anno di grande difficoltà il calcio ha dimostrato di farcela. Stiamo giocando, non è la condizione ideale, vorremmo avere i tifosi, ma siamo sopravviss­uti».

La squadra deve dare una risposta. Non si può vivacchiar­e in attesa del Manchester: «Il campionato non è chiuso per noi, dobbiamo giocare per vincere. Non siamo dove vogliamo, potevamo fare di più. Fino a marzo la squadra è stata sempre dentro i 4 posti, dopo abbiamo perso giocatori importanti».

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