Le pagelle
5 REINA Rivede uno stadio che ama e forse si fa prendere dai sentimenti, tanto che regala il gol del raddoppio a Politano. Ci mette qualcosa anche in un altro paio di gol degli azzurri.
5 MARUSIC Quando Insigne attacca, sono dolori. 5 ACERBI Cerca di tamponare e anche di proporsi, alla fine naufraga.
5 RADU Politano gli crea troppi grattacapi, quando appoggia la manovra d’attacco è impreciso.
5,5 LAZZARI Chiede un rigore in avvio dopo una ripartenza incontenibile, però le sue proteste vengono soffocate nel modo più beffardo: il penalty c’è, ma per il Napoli. Prima cala, poi sparisce.
6 MILINKOVIC-SAVIC È suo il fallo che indirizza la gara dopo una manciata di minuti, ma è più sfortuna che errore: non vede Manolas arrivargli da dietro. Segna un gran gol su punizione.
5 LEIVA Zielinski gli danza attorno, Insigne lo irretisce e segna il 3-0. Nullo.
5 LUIS ALBERTO Gioca menomato da un problema alla caviglia: ha tanti passaggi a vuoto. Ma è condizionato dal dolore.
5 FARES Attaccato da Di Lorenzo e Politano (al quale concede il tiro del 2-0), va in grande difficoltà: spesso superato, quasi travolto.
6,5 CORREA È in condizione ed è convinto, dopo la bella partita con il Benevento anche stavolta è il migliore della Lazio. Inventa la giocata per può riaprire la partita (19’) ma il suo destro viene respinto dal palo.
6 IMMOBILE Si danna l’anima, cercando palloni e spazi, ma sono più gli errori – anche di precipitazione – che le giocate pulite. Entra male su Manolas e rischia il rosso, segna una bella rete.
6 CATALDI Dà un po’ di sostanza là dove Leiva non si è visto.
5,5 LULIC Si fa saltare come un birillo da Zielinski, poi si scuote. 6 PEREIRA Entra bene anche stavolta, è suo l’assist per
Immobile. 5 INZAGHI-FARRIS Chissà quanto avrà camminato Simone davanti alla tv quando ha visto l’arbitro concedere quel rigore che ha sbloccato subito la partita. Cinque gol incassati sono tanti, la serie di vittorie consecutive si ferma a 5, la Champions si allontana.
5,5 DI BELLO Lo chiamano a rivedere al Var il contatto tra Milinkovic-Savic e Manolas mentre i laziali chiedono il rigore su Lazzari: decide di concedere il penalty al Napoli, ma non è così evidente. Fischia poco, ammonisce tanto, rischia di trasformare la partita in una corrida.