Silvie Loto, dal Tenax al Goa: «Le dj? Oggi sono le più forti»
L’esperienza di suonare in live streaming in piazzale Michelangelo nel giugno scorso, quando il Paese era da poco uscito dal primo lockdown, le dà ancora i brividi. La dj Silvie Loto, fiorentina di nascita, ammette di essersi emozionata nonostante le molte performance adrenaliniche collezionate in consolle: dalle residenze al Tenax e al Goa Club, fino alle discoteche ibizenche e al dj set per Boiler Room. Cresciuta con Mtv, negli anni Novanta scopre la scena pop ed elettronica: Daft Punk, Chemical Brothers, Groove Armada. Da appassionata del dance floor, si avvicina al giradischi senza immaginare che diventerà il suo lavoro. Dopo un periodo a Milano, dove si laurea in Relazioni pubbliche e pubblicità, nel 2010 si trasferisce nella Capitale per seguire un master in organizzazione di eventi: diventa resident al Goa e decide di fermarsi. Sebbene all’inizio non sia stato facile affermarsi in un ambiente in prevalenza maschile, adesso la situazione è migliorata: «Le prime volte mi guardavano strana, eravamo io e poche altre, oggi le dj più forti nell’ambito della musica elettronica sono donne. La mia generazione ha dovuto combattere i pregiudizi, ma le resistenze ci hanno rafforzate». Costretta a fermarsi dalla pandemia, inizia ad accusare il lungo periodo di stop: «Il settore ne sta risentendo moltissimo anche sul piano psicologico. Finora abbiamo resistito, ma sta diventando davvero dura. Siamo artisti e sentiamo dentro di noi il bisogno di fare quello che amiamo. Ho passato molto tempo in studio, ma è frustrante produrre nuova musica senza immaginare un pubblico davanti a sé».