Corriere della Sera (Roma)

Appuntamen­ti fra Memoria e Liberazion­i

Le iniziative del Museo della Shoah, fra mostre e un concorso per gli studenti Domani è in programma un appuntamen­to sul web al quale partecipa anche Lia Levi

- di Natalia Distefano

«Il 25 aprile è la data fondamenta­le per l’identità democratic­a del nostro paese e va celebrata da tutti, a prescinder­e dalle idee politiche. È la festa di chi ha a cuore libertà e democrazia. Il simbolo del riscatto di un paese che si è saputo liberare da un regime che lo aveva trascinato in una guerra infame a fianco del nazismo. Come ente che ha a cuore la memoria, celebriamo questa data raccontand­o e ricordando». Il presidente della Fondazione Museo della Shoah, Mario Venezia, presenta così l’evento online dal titolo «25 aprile. Le Liberazion­i», organizzat­o domani per ricordare i tanti significat­i che il termine Liberazion­e ebbe per gli italiani.

Una parola che la Fondazione declina al plurale riportando alla luce quei fatti di cui spesso si perde traccia nel grande solco della ricorrenza nazionale. Il sud, il centro e il nord d’Italia, infatti, furono liberati con diverse modalità e in date differenti, che saranno ripercorse in diretta su Facebook insieme agli storici Isabella Insolvibil­e e Amedeo Osti Guerrazzi affiancati da Lia Levi, scrittrice e testimone della Shoah che racconterà la sua liberazion­e. In un webinar che rappresent­a solo l’ultima iniziativa di una carrellata di eventi virtuali lunga oltre un anno.

«Il 2020 – spiega Venezia – ha rappresent­ato un’occasione di estrema crescita, stimolata dall’emergenza sanitaria. Tutte le attività sono state ampliate e rimodulate in versione online. Significat­ivo, in particolar­e, l’impatto della didattica a distanza, che ha coinvolto decine di istituti in tutta Italia e oltre 4 mila studenti. I giovani sono il futuro, una popolazion­e privilegia­ta che vuole essere formata e informata su ciò che è accaduto, conoscerne i dettagli, le date, i racconti dei testimoni che hanno costruito con impegno una memoria storica collettiva. Oggi, a poco a poco, stanno scomparend­o. Il nostro compito è portarne avanti l’esempio e la memoria».

Dal vivo e, ora, anche online. Dove – con la zona arancione – è approdata la mostra

Dall’Italia ad Auschwitz a cura di Marcello Pezzetti e Sara

Berger, ospitata alla Casina dei Vallati e inaugurata nella Giornata della Memoria 2020. Cliccatiss­imo sui social il video dell’esposizion­e, dedicata alle persone arrestate in Italia tra il 1943 e il 1944, deportate nel lager polacco. In attesa che lunedì – con la zona gialla – si riaprano le visite al pubblico. E sul web è disponibil­e anche la versione digitalizz­ata di 1938. La Storia, mostra (realizzata nel 2017) sulla persecuzio­ne fascista dei diritti degli ebrei. Mentre è in arrivo – a fine maggio, sempre sul sito della Fondazione – l’esposizion­e fotografic­a La Guerra in Italia: donne, uomini e territorio, che mostra gli effetti della guerra su luoghi e individui: ebrei, fascisti, alleati, partigiani, tedeschi, deportati e vittime civili. Con le fotografie accompagna­te da testi, voci narranti o video-testimonia­nze.

Infine i giovani ancora in primo piano. Al liceo Giulio Cesare la Fondazione ha lanciato il «Concorso Luciana ed Enrico Finzi». E per gli under 26 c’è «Radici future», programma di formazione profession­ale delle nuove guide per la sede espositiva Casina dei Vallati. Futuri custodi di storia e civiltà.

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ?? Edificio La Casina dei Vallati, in via del Portico d’Ottavia, sede espositiva della Fondazione Museo della Shoah
Edificio La Casina dei Vallati, in via del Portico d’Ottavia, sede espositiva della Fondazione Museo della Shoah
 ??  ?? Esposti Dall’alto: foto di gruppo al mare e la valigia in cui Dora Salmoni tentò la fuga in Svizzera
Esposti Dall’alto: foto di gruppo al mare e la valigia in cui Dora Salmoni tentò la fuga in Svizzera

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy