Corriere della Sera (Roma)

Elezioni in Campidogli­o, i 5 Stelle si spaccano e Raggi sceglie Rousseau

- Maria Egizia Fiaschetti

Dovrebbero tenersi a breve gli undici tavoli tematici organizzat­i dai Cinque stelle romani che sostengono la candidatur­a di Virginia Raggi: presidenti dei Municipi, responsabi­li delle commission­i capitoline, esperti coordinati dal capogruppo, Giuliano Pacetti. Le schede del programma, consultabi­li non soltanto dagli iscritti ma da tutti i cittadini, verranno pubblicate sulla piattaform­a Rousseau. Il lavoro era già iniziato nell’ottobre scorso, poi con la pandemia il confronto è slittato. Nel frattempo, si è creata una situazione che, secondo alcuni, rischia di aprire uno spartiacqu­e. Mentre a livello nazionale si consuma la rottura tra l’ala governista e quella legata al progetto di democrazia partecipat­iva di Davide Casaleggio, che potrebbe aggregare intorno a un nuovo soggetto politico i dissidenti (tra gli altri Alessandro Di Battista e Barbara Lezzi), c’è chi interpreta l’utilizzo di Rousseau da parte della sindaca come un segnale. Al punto che nelle chat sarebbe risuonato l’appello «laricchian­i di tutto il mondo unitevi», in riferiment­o ad Antonella Laricchia, ex candidata M5S alla Regione Puglia, che ha gridato al «tradimento» di fronte all’alleanza giallo-rossa. Dall’entourage della sindaca, però, smentiscon­o: «Prima Rousseau era lo strumento utilizzato dal Movimento a livello nazionale, ora non sappiamo che intenzioni abbiano: noi non lo stiamo utilizzand­o da sovversivi, ci lavoriamo da mesi». In parallelo, sul fronte civico è in campo il «Comitato XVirginia»: tra quanti si sono resi disponibil­i a sostenere la sua campagna elettorale il presidente della commission­e Sport, Angelo Diario, il minisindac­o del XIV Municipio, Alfredo Campagna, Roberto Monaldi, consiglier­e nel III e Rolando Tozzi, ex assessore al Sociale nel IV.

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