Corriere della Sera (Roma)

Roma, allarme tiri subiti: contro Torino e Atalanta sono stati 45

Un record negativo da non ripetere a Manchester nella semifinale di Europa League

- Luca Valdiserri

Il recupero in un colpo solo di Spinazzola, Smalling, El Shaarawy e Kumbulla - con i primi due candidati a una maglia per Manchester UnitedRoma di giovedì prossimo - è la miglior notizia che potesse arrivare da Trigoria. Dal campo, purtroppo, nelle ultime due partite ne sono arrivate di peggiori. La più eclatante è che, tra Torino e Atalanta, la Roma ha subito 45 tiri verso la porta, 20 dei quali nello specchio. Per l’esattezza: 23 e 11 contro i granata, 22 e 9 giovedì sera all’Olimpico contro la Dea. La differenza dei risultati - sconfitta a Torino e pareggio con l’Atalanta - è dovuta alla maggior precisione degli attaccanti granata. In nessun altra partita di campionato la Roma aveva concesso così tanto all’avversario. Il numero massimo di tiri incassati era di 20 (14 nello specchio) in Roma-Milan 1-2 del 28 febbraio.

Il dato più preoccupan­te è la differenza tra tiri effettuati e tiri subiti. Contro il Milan c’era stato, tutto sommato, equilibrio: 17 tiri Roma e 20 Milan, 10 a 14 nello specchio della porta. Contro il Torino sono stati 9/23 e 4/11, contro l’Atalanta 14/22 e 3/9. Il dato contro i bergamasch­i è stato però molto influenzat­o dall’espulsione di Gosens al 69’: il gol di Cristante e altre tre occercare casioni da gol (2 di Dzeko e una di Carles Perez) sono arrivate quando la Roma si è trovata in superiorit­à numerica.

Subire così tanti tiri a Manchester, contro una squadra che ha segnato 64 gol in Premier League, 15 in Champions e 10 in Europa League, vorrebbe dire condannars­i a sicura sconfitta. La Roma ha cambiato faccia rispetto a quella del campionato scorso, ma anche del girone di andata. Aspetta molto di più l’avversario, per di colpirlo negli spazi. Fonseca era partito con l’idea fissa del possesso palla e del «dominio» della partita ma adesso, soprattutt­o in Europa, è diventato una specie di contropied­ista 2.0. L’importante sarà non farsi schiacciar­e troppo dallo United perché difficilme­nte Rashford, Bruno Fernandes o Cavani sbaglieran­no quello che Ilicic, Muriel e Zapata hanno fallito giovedì sera all’Olimpico. Nelle ultime 5 gare di campionato la Roma ha effettuato più tiri dell’avversario solo una volta, contro il Bologna (14/11). È diventata, insomma, una squadra «avara».

La speranza è che Fonseca confermi la sua doppia anima tra Europa League e campionato. Nella fase a eliminazio­ne diretta - contro Sporting Braga, Shakhtar Donetsk e Ajax - la Roma ha ottenuto 5 vittorie e un pareggio. Al contrario, in campionato, il cammino del portoghese nei confronti diretti è stato una Caporetto: 4 punti conquistat­i su 30 disponibil­i contro Inter, Milan, Atalanta, Napoli e Lazio, nemmeno una vittoria, tre sconfitte con tre o più gol di scarto (Napoli-Roma 4-0, Atalanta-Roma 4-1, Lazio-Roma 3-0). Il settimo posto in classifica si spiega anche così.

Pau Lopez, 26 anni, è stato il migliore tra i gialloross­i nella partita contro l’Atalanta

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