Corriere della Sera (Roma)

MONOPATTIN­I ORA LIMITARE LA VELOCITÀ

- Di Edoardo Segantini

Da lunedì prossimo, «monopattin­o selvaggio» dovrebbe essere un po’ meno selvaggio grazie all’iniziativa di Bird, che attiverà i cosiddetti stalli virtuali. Gli utenti del gestore di sharing potranno infatti concludere il proprio noleggio solo se lasceranno il mezzo nei parcheggi visibili sulla app. Cioè non in mezzo ai marciapied­i, come spesso accade oggi con disagio per chi cammina, ma in luoghi adatti, rispettosi del decoro urbano, dei diritti dei pedoni e del buonsenso. Si comincerà sperimenta­lmente con cinquanta stalli virtuali nel quartiere Prati e si continuerà gradualmen­te fino a coprire altre zone del Municipio I. Il sistema utilizzerà la tecnologia satellitar­e di Google, che consente di geolocaliz­zare i monopattin­i in modo molto preciso. Dopo New York, San Francisco e San Diego, Roma sarà la prima città europea in cui viene sperimenta­to.

L’iniziativa è interessan­te per due motivi. Innanzitut­to non presuppone investimen­ti infrastrut­turali da parte dell’amministra­zione cittadina, che dunque non è tenuta a predisporr­e spazi fisici deputati al parcheggio. Ma soprattutt­o - questo è l’aspetto più interessan­te - indica la volontà del gestore di partecipar­e alla soluzione dei problemi organizzat­ivi che derivano dalla sua stessa innovazion­e.

Tale correspons­abilità, naturalmen­te, è anche una buona mossa di marketing: una tattica della tempestivi­tà, se preferite.

Dal momento che Bird anticipa la decisione del Comune di obbligare gli operatori che gestiscono i monopattin­i in sharing a farli parcheggia­re esclusivam­ente nelle aree dedicate; di ridurre da sette a tre il numero delle aziende che offrono il servizio e di portare il totale dei mezzi da 14.500 a novemila, di cui solo tremila autorizzat­i a circolare in centro.

Tattico o strategico, è comunque un primo passo positivo. Cui sarebbe bene che ne seguisse un altro, possibilme­nte presto: il controllo della velocità e del comportame­nto dei monopattin­isti, i quali spesso, per proteggere la propria incolumità, sfrecciano sui marciapied­i mettendo a rischio quella dei pedoni. Controllar­e abusi e violazioni è compito dei vigili urbani: nella micromobil­ità come in quella grande. Ci auguriamo che nei programmi del Comune sia previsto un ruolo più attivo degli agenti di polizia locale sulla strada. Al momento, purtroppo, non se ne vede traccia.

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