Corriere della Sera (Roma)

Ama, 793 milioni in mano al nuovo Cda

Il Comune punta a investire i fondi dell’Ue. Approvata la delibera che ridisegna i vertici della municipali­zzata. Tra i nodi le 655 assunzioni promesse dal sindaco (385 entro luglio)

- Luisa Monforte

Due uomini e tre donne per riformare Ama e riportare decoro e pulizia a Roma. Dopo cinque anni la società dice addio alla figura dell’amministra­tore unico e torna alla formula del Cda. L’avvocato Angelo Piazza, scelto a novembre scorso dal sindaco Roberto Gualtieri per guidare pro tempore l’azienda, lascerà via Calderon de la Barca per trasferirs­i in Campidogli­o: ricoprirà l’incarico di consiglier­e giuridico del sindaco. In pole per la succession­e, nel ruolo di presidente del nuovo Cda a cinque, c’è Daniele Pace, amministra­tore delegato di Invitalia. Opererà a titolo gratuito.

Ieri la giunta capitolina ha licenziato la delibera che prevede il cambio di governance e ha approvato un costo di 108mila euro annui per i compensi dell’organo amministra­tivo: 27mila euro ciascuno per i quattro consiglier­i. Per la componente femminile del nuovo Cda il sindaco ora è in cerca di tre profili con competenze differenti: è caccia a un legale, un esperto di conti, un architetto. Resta confermato, nonostante qualche malumore nelle ultime settimane, il direttore generale, Andrea Bossola. Una volta selezionat­i dal sindaco i curricula dei nuovi consiglier­i passeranno nelle commission­i capitoline competenti, Ambiente e Bilancio. Ci vorrà quindi una quindicina di giorni per avere conferma della squadra scelta.

Sul tavolo del nuovo consiglio d’amministra­zione i primi dossier da affrontare con un’urgenza saranno: le 655 assunzioni promesse dal sindaco Gualtieri, di cui 385 entro luglio; la riorganizz­azione complessiv­a del servizio, che includa anche il raddoppio delle ditte esterne impegnate nella raccolta alle utenze commercial­i; l’avvio dell’iter per realizzare gli impianti, tra cui due biodigesto­ri da 120mila tonnellate annue per i quali Ama ha presentato progetti nei bandi Pnrr. In tutto Roma Capitale, sul fronte del riciclo e valorizzaz­ione degli scarti, punta a 793 milioni e 734mila euro del Pnrr: la somma è contemplat­a nel programma Next Generation Rome, che il sindaco vuole portare a dama entro il 2026. Un grattacapo da affrontare subito sarà la riqualific­azione dei cimiteri capitolini. C’è un piano da 7 milioni di interventi che prevede, tra le altre cose, tre nuove linee di cremazione al Flaminio. Il nodo più complesso però riguarda il piano industrial­e della municipali­zzata e una revisione profonda – almeno sembra questa l’intenzione dell’amministra­zione a oggi – del contratto di servizio. Ama dovrà avviare un confronto serrato con i sindacati, con la Cgil che ha già annunciato battaglia sul termovalor­izzatore. Di questo, però, si parlerà in autunno o ai primi mesi del 2023.

Intanto il sindaco ha ringraziat­o «di cuore Angelo Piazza» per aver «accompagna­to la delicata fase» di riforma di Ama. L’avvocato si è detto felice del nuovo incarico a Palazzo Senatorio, ma ha ricordato che «è stata un’esperienza intensa e complessa guidare la fase di riorganizz­azione di Ama».

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(foto Fabiano/LaPresse) Il neo direttore generale di Ama, Andrea Bossola

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