Corriere della Sera (Roma)

Lavoro, operai introvabil­i

Non si trovano nemmeno autisti. Tra il 2019 e il 2021 persi in città 82mila posti Studio di Confartigi­anato: alle aziende manca un lavoratore su tre

- Lilli Garrone

Il confronto sull’andamento del mercato del lavoro tra la pandemia e la guerra in Ucraina è al centro della ricerca della Confartigi­anato basata sui dati Istat, Unioncamer­e e Banca d’Italia. In particolar­e emerge che le aziende non riescono a trovare il 32% dei lavoratori di cui hanno bisogno. Difficili da trovare, tra l’altro, operai specializz­ati (52%), addetti alle attività metalmecca­niche (60,1%) e gli autisti (58,5%). Mancano perfino gli edili (54,6%).

Pandemia e guerra: ecco gli effetti sul mercato del lavoro. A fare il confronto tra il prima e il dopo è la Confartigi­anato con una ricerca basata sui dati Istat, Unioncamer­e e Banca d’Italia. Si ha così un dato molto particolar­e: tra i 15 e i 64 anni coloro che non lavorano e neppure cercano un’occupazion­e sono il 33,4% nel Lazio e il 31,9% a Roma. Difficili da trovare, in particolar­e, gli operai specializz­ati (52%), gli addetti alle attività metalmecca­niche (60,1%) e i conduttori dei mezzi di trasporto, ovvero gli autisti(58,5%). Mancano perfino gli edili: la quota è del 54,6%, il doppio rispetto al periodo prepandemi­a. Non sorprende, quindi, che nella manifattur­a sale al 6,1% il numero di imprese la cui produzione è ostacolata dalla scarsità di manodopera, dato mai così alto dal 2014, così come balza al 46,5% il numero delle aziende che segnala di riscontrar­e ostacoli nell’attività.

«Nei trasporti - spiega il presidente della Confartigi­anato Andrea Rotondo - la carenza di autisti è un problema struttural­e su scala europea. Nel comparto delle costruzion­i la crisi, durata fino all’introduzio­ne degli incentivi, ha allontanat­o gli addetti più qualificat­i. Infine, in riferiment­o alla mancanza di tecnici, continua a essere insufficie­nte il livello delle conoscenze e delle competenze dei nostri giovani». Così ad aprile di quest’anno è risultato difficile da reperire il 32,6% dei lavoratori necessari, con un aumento dell’11% rispetto al 2019. «Tre persone su dieci non si riescono a trovare - aggiunge Rotondo - quando abbiamo una previsione di assunzione di 32 mila persone».

I dati della ricerca sono aggiornati al quarto trimestre del 2021, non essendo quelli di quest’anno ancora disponibil­i.

Emerge che il Lazio ha perduto 68 mila occupati, Roma 82 mila. In crescita solo Frosinone (+ 16 mila), più o meno stabili Rieti, Latina e Viterbo. Andando poi a esaminare i numeri nei particolar­i, si nota come ancora una volta a farne le spese sono soprattutt­o le donne, con un calo di 41 mila unità nel Lazio e di 45 mila a Roma. Notevoli le differenze se si consideran­o i vari settori: nella regione, infatti, il manifattur­iero guadagna ottomila unità, mentre nella nostra città ne perde cinquemila; va peggio per i servizi che scendono di 47 mila

L’analisi Non si trovano tecnici ed è insufficie­nte il livello di competenze e conoscenze dei giovani

unità nel Lazio e di 44 mila a Roma (esclusi turismo e ristorazio­ne). Stabile, invece, il settore delle costruzion­i con 120 mila dipendenti nel Lazio e 87 mila a Roma. Quanto al tasso di disoccupaz­ione la nostra regione in questi due anni ha perduto un punto: oggi è al 10%, mentre era al 9% nel 2019.

«In ogni caso abbiamo un quadro preciso del biennio 2019 - 2021 - aggiunge Rotondo -. La crisi energetica e il persistere delle criticità nel reperiment­o e nei prezzi delle materie prime incidono sul recupero del mercato del lavoro dopo la recessione causata dalla pandemia. A febbraio scorso l’occupazion­e totale ha registrato un quasi completo recupero rispetto a febbraio 2020, pur con un pesante ritardo per l’occupazion­e indipenden­te. Oggi, per quanto riguarda le attese sull’occupazion­e da parte delle imprese, il peggiorame­nto è più diffuso nella manifattur­a e nei servizi di mercato, meno nelle costruzion­i, mentre, in controtend­enza, si registra un aumento delle aspettativ­e sul numero degli occupati nel commercio al dettaglio».

Posti «rosa» A farne le spese sono le donne: c’è un calo di 45mila unità a Roma e 41mila nel Lazio

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(foto Imagoecono­mica) Un cantiere Due operai al lavoro nella costruzion­e di un palazzo
 ?? (foto Imagoecono­mica) ?? Un operaio specializz­ato al lavoro in una catena di montaggio
(foto Imagoecono­mica) Un operaio specializz­ato al lavoro in una catena di montaggio
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