Corriere della Sera (Roma)

PATENTE IMPOSSIBIL­E PER I MALATI

- Di Sandro Tantari

Buongiorno. Mi chiamo Sandro Tantari, cittadino italiano: il 16 giugno mi scade la patente di guida, una patente speciale, in quanto malato oncologico, che mi viene rinnovata ogni due anni. Da più di un mese mi sono attivato per il rinnovo recandomi ovunque: Asl Rm 2, Asl Rm 1, in vari uffici dove mi è stato detto che «i numeretti per la prenotazio­ne delle visite mediche vengono distribuit­i solo un giorno al mese e per un numero di visite limitato».

Aggiungo le parole di un vigilante, che mi ha comunicato che «spesso, in più giorni, intervengo­no le forze dell’ordine perché la gente in coda viene alle mani». In data 13 maggio (un mese fa) faccio anche la richiesta online alla Asl Rm1 dove mi rispondono che mi verrà comunicata una data di prenotazio­ne. Nessuno si fa vivo.

Venerdì 10 giugno è il fatidico giorno. Alle ore 6.30 del mattino arrivo in via Marotta (Asl Rm2, Laurentino 38). Davanti a me una fila interminab­ile. Rinuncio subito e mi reco sempre alla Asl Rm2 in via Ardeatina (Divino Amore). Qui riesco a prendere il numeretto n. 66. Mi metto in fila con tutta gente che, come me, deve rinnovare le patenti speciali: si tratta per lo più di anziani, di persone con patologie gravi, di altri cui hanno ritirato la patente per svariati motivi.

Mentre sono lì un uomo, con il numeretto 1 (io ho il 66), mi dice di essere riuscito a prenderlo all’una di notte. E mi racconta che il mese scorso dopo il numero 45 hanno interrotto il servizio.

Enon solo: hanno mandato tutti a casa perché le prenotazio­ni erano terminate! Tra pochi giorni corro il rischio di non poter più guidare, cosa per me vitale.

Vi sembra una cosa normale in un paese civile? Non so come risolvere il problema, che definire di malasanità è riduttivo. Malacivilt­à, forse, sarebbe un termine più consono.

Sandro Tantari

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