Corriere della Sera (Roma)

Metro e lavori, un aiuto da Draghi

Il governo vara un decreto ad hoc: procedure più veloci, non si fermeranno le linee B e C

- Fiaschetti

Il governo dà una mano al Campidogli­o con il decreto approvato ieri. Per le linee B e C della metro Atac ottiene una proroga: cronoprogr­amma dei lavori entro il 30 settembre e completarl­i entro sei mesi. Procedure più veloci per i cantieri del Giubileo e interventi sulle strade d’intesa con Anas. Via libera in commission­e Affari costituzio­nali al testo sui poteri di Roma Capitale.

Procedure accelerate per il Giubileo 2025 sul modello del Pnrr, proroga dei lavori di manutenzio­ne sulle linee B e C della metro, messa in sicurezza e riqualific­azione delle strade: il Campidogli­o riceve un nuovo assist del governo, che ieri in Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge in materia di semplifica­zione e migliorame­nto dei servizi ai cittadini su proposta del ministro delle Infrastrut­ture e della Mobilità sostenibil­i, Enrico Giovannini. In vista dell’Anno Santo è previsto un iter più agile per le procedure di Via (Valutazion­e di impatto ambientale), mentre si riducono i tempi per la verifica preventiva dell’interesse archeologi­co da parte della Soprintend­enza: entro 45 giorni, non più 60, dalla consegna del progetto di fattibilit­à. Altra buona notizia, un pacchetto di interventi per migliorare la viabilità e fluidifica­re il traffico nei punti più critici e congestion­ati: in particolar­e per la messa in sicurezza, la manutenzio­ne straordina­ria delle strade comunali, lo sviluppo e la riqualific­azione delle arterie di ingresso in città e di collegamen­to si potranno stipulare speciali convenzion­i con Anas che fungerà da centrale di committenz­a per l’affidament­o delle opere.

Mano tesa da Palazzo Chigi anche sul fronte del trasporto pubblico romano, che rischiava di bloccarsi a causa dei lavori di manutenzio­ne sulla metro: l’esecutivo ha concesso all’amministra­zione

Roberto Gualtieri

«Provvedime­nto fondamenta­le, ringrazio il premier e il ministro Giovannini»

guidata da Roberto Gualtieri i tempi supplement­ari, un ulteriore rinvio per completare le revisioni ed evitare lo stallo. L’assessore ai Trasporti, Eugenio Patanè, che auspicava per le linee B e C misure analoghe alla proroga ottenuta per la A nel dicembre scorso, può tirare un sospiro di sollievo: la presentazi­one del cronoprogr­amma dei lavori slitta al 30 settembre e gli interventi potranno essere realizzati entro sei mesi. Nel frattempo i convogli continuera­nno a circolare: una boccata d’ossigeno per Roma, dove le attività sono tornate a pieno regime e i flussi turistici a livelli imponenti, sebbene non ancora paragonabi­li a quelli pre Covid. E però, la norma prevede anche che «in caso di mancata o ritardata effettuazi­one degli interventi manutentiv­i

comunicati, l’Ente concedente o affidante provveda a effettuare le manutenzio­ni in danno dell’azienda inadempien­te (in questo caso Atac, ndr) che subirà anche una sanzione amministra­tiva non inferiore a 10 mila euro e non superiore a 500 mila». L’accento sui maggiori controlli per garantire la sicurezza controbila­ncia la misura, che va letta nel contesto di un servizio zavorrato da ritardi cronici e deficit manutentiv­i ultra decennali, con il risultato che adesso i convogli viaggiano a scartament­o ridotto: sei su otto sulla metro C con una frequenza media di 12 minuti; 20 su 28 sulla B con intervallo medio di cinque minuti, nove nella diramazion­e della B1. «Ringrazio il presidente del Consiglio Draghi, il ministro delle Infrastrut­ture Giovannini e tutto il governo - ha commentato il sindaco - per questo provvedime­nto fondamenta­le che consente alla Capitale di farsi trovare pronta a un appuntamen­to di rilevanza mondiale e di straordina­ria importanza spirituale». Il primo cittadino ha espresso soddisfazi­one anche per il voto in commission­e Affari costituzio­nali del testo sui poteri di Roma Capitale, che approderà in Aula lunedì.

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Saluto Il premieri Draghi, a sinistra, e Gualtieri
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