Monopattini, guerra tra Comune e società
Avvio difficile per il regolamento sulla diminuzione dei mezzi
È già battaglia e parte decisamente in salita il regolamento che dovrà portare a una stretta su monopattini e bici in sharing nella Capitale, una stretta invocata da moltissimi mesi e non ancora messa a punto. Le aziende del settore, infatti, sono pronte a uno scontro durissimo soprattutto per quanto riguarda il costo del servizio. Il Campidoglio, da parte sua, vuole imporre un limite massimo di 12 euro l’ora; le imprese - al contrario - ritengono «imprescindibile il fatto che non ci sia alcun tetto per la tariffazione, che deve essere fatta su valutazione dell’operatore», è la spiegazione che arriva da Assosharing.
Parte in salita il regolamento che dovrà portare a una stretta su monopattini e bici in sharing a Roma. Le aziende del settore sono pronte a dar battaglia, su un punto soprattutto: il costo del servizio. Il Campidoglio vuole imporre un limite massimo di 12 euro l’ora, le imprese ritengono «imprescindibile che non ci sia un tetto per la tariffazione, che deve essere fatta su valutazione dell’operatore», spiegano da Assosharing.
Una bozza del provvedimento è stata presentata dall’assessore alla Mobilità, Eugenio Patané, nella sede di via Capitan Bavastro a circa una cinquantina di operatori, e arriverà in giunta la prossima settimana, in Assemblea capitolina entro il 30 giugno. Si tratta di una bozza ma già mostra l’intenzione di voler imporre una stretta decisa al settore dei mezzi in sharing. Le flotte saranno drasticamente ridotte: si passa da un totale di 14.500 mezzi a non più di 9mila, rispettivamente per i monopattini e per le biciclette. A ciascun operatore sarà consentito di mettere in strada un massimo di 3.000 veicoli. Il numero di imprese autorizzate a esercitare lo sharing saranno soltanto tre, oggi sono sette sui monopattini e cinque sul servizio bike. È quindi corsa ad aggiudicarsi il bando, di durata triennale, che sarà pubblicato dall’amministrazione a luglio e darà il via alle nuove regole a partire dal 2023.
Le norme cambiano tanto per le imprese, quanto per gli utenti. I monopattini, infatti, potranno essere noleggiati soltanto da maggiorenni e previa presentazione della carta d’identità al momento dell’iscrizione al servizio. I fruitori saranno obbligati a fare una fotografia al termine del giro, e quindi a garantire di aver parcheggiato in uno degli stalli autorizzati dal Comune. Le aziende, dal canto loro, dovranno dotare i veicoli di targa metallica e regolatore di velocità: fino a un massimo di 20 chilometri orari, 6 nelle aree pedonali.
I vincitori del bando verseranno mensilmente a Roma Capitale un importo tra uno e quattro euro al mese per ogni mezzo ma, soprattutto, dovranno garantire il servizio sia nel centro storico, sia in periferia. È questo uno dei criteri premiali dell’avviso pubblico in preparazione e su cui Assosharing fa trapelare la sua contrarietà: «L’area operativa non dovrebbe essere criterio di selezione perché lo è già per l’assegnazione del numero di mezzi».
Non vanno giù alle imprese neanche i controlli a campione sul parcheggio dei monopattini previsti dal Campidoglio, chiedono verifiche che siano quantificate su media giornaliera. Dall’assessorato capitolino fanno sapere che tutte le osservazioni sollevate, sia dalle associazioni che da esponenti del consiglio comunale, sono in corso di valutazione.