Paradosso Lazio Luiz Felipe e Acerbi azzurri ma la difesa sarà tutta nuova
A pochi istanti dalla fine del primo tempo di Germania-Italia, Roberto Mancini ha tolto Politano e inserito Luiz Felipe, regalando al difensore l’esordio in Nazionale. Maglia numero 4, uno dei due cognomi stampato sulle spalle (Ramos) e una soddisfazione arrivata con le valigie già pronte. Lascerà la Lazio e l’Italia e andrà a giocare nella Liga, nel Betis. Luiz Felipe non ha avuto la possibilità di esordire in coppia o nello stesso reparto con un suo ormai ex compagno, Francesco Acerbi, rimasto in panchina. Nel gruppone di Mancini per le quattro gare di Nations League più la finalissima di Wembley c’erano i due difensori centrali titolari (almeno a inizio anno) di una Lazio che ha chiuso il campionato con 58 gol subiti: comunque una soddisfazione per i singoli, ma un paradosso per il mercato che sta nascendo. Convocati in Nazionale, ma uno fuori dalla Lazio e uno quasi.
La società, Sarri e, nel caso di Acerbi, lo stesso calciatore, hanno fatto una scelta: cambiare, se possibile ringiovanire, per provare a migliorare. Pastorello, l’agente di Acerbi, è al lavoro per trovare una sistemazione, dopo i contrasti con i tifosi che hanno inasprito un rapporto nato sotto i migliori auspici. Il contratto fino al 2025 a 2,5 milioni netti a stagione è un ostacolo non da poco: l’Inter e la Juventus stanno cambiando tanto, in nerazzurro ritroverebbe Inzaghi, ma per il momento sul tavolo della società non sono arrivate offerte concrete.
Alessio Romagnoli, l’uomo che nelle idee della Lazio dovrebbe prendere il posto di Acerbi, è lì che attende la definizione della trattativa: la Lazio ha alzato l’offerta iniziale di 2,5 milioni l’anno, si stanno limando gli ultimi dettagli, con la volontà del difensore romano (ed ex Roma) che potrà essere decisiva.
Al momento, la Lazio in mezzo ha Patric, Radu (con rinnovi da depositare) e il serbo Kamenovic, titolare con la nazionale Under 21 del suo Paese ma un oggetto misterioso a Formello. Serve sicuramente un centrale per tappare il buco lasciato da Luiz Felipe e anche per stuzzicare i tifosi in vista dell’apertura della campagna abbonamenti prevista per la prossima settimana. La Lazio sta lavorando forte su Casale, di un anno più giovane dell’italo-brasiliano (classe 1998) e anche lui come Romagnoli ben contento di trasferirsi nella Capitale, ma deve trovare l’accordo con il Verona (con cui si sta parlando anche di Ilic, e chissà che nei discorsi non rientri anche Simeone). Tutti discorsi, però, subordinati alle cessioni: il d.s. Tare è all’estero per cercare di piazzare i tanti esuberi.