Corriere della Sera (Roma)

Pellegrini, 26 anni speciali

Ieri 26 anni. «Buon compleanno capitano»

- Gianluca Piacentini © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

È un momento magico per Lorenzo Pellegrini, che ieri ha festeggiat­o 26 anni: «Buon compleanno capitano» il tweet della Roma con cui il giocatore vivo da tempo un pieno idillio. Continua un invece il grande freddo tra il club e Zaniolo: nei prossimi giorni l’incontro.

«Buon compleanno capitano». La Roma si coccola Lorenzo Pellegrini, e gli fa gli auguri sui social per festeggiar­e i suoi 26 anni. Un messaggio, quello di ieri da parte della società, che può sembrare scontato ma che scontato non è, perché Lorenzo e la Roma stanno vivendo una vera e propria luna di miele.

È lui, oggi, il calciatore più rappresent­ativo, quello che i ragazzini ammirano, quel nome sulla maglia che possono mettere senza il timore che l’anno seguente quel calciatore non sia più in gialloross­o. È già successo con molti in passato - Nainggolan e Salah gli ultimi a cui i tifosi si erano affezionat­i non solo per meriti calcistici - non succederà con lui, che all’inizio della stagione ha giurato amore eterno alla squadra in cui è cresciuto e per cui fa il tifo.

A Mourinho è bastato pochissimo tempo per capire che doveva puntare su di lui: «Se ne avessi tre li farei giocare tutti» è stata la frase del tecnico portoghese che ha messo la parola fine al tira e molla per il rinnovo del suo contratto.

Pellegrini ha ripagato Mou sul campo, con 14 gol e 7 assist in 40 presenze. L’immagine mentre a Tirana alza la coppa della Conference League è già entrata nella storia romanista e ieri sui social molti tifosi che gli hanno voluto rendere omaggio (anche la Uefa ha fatto un tweet di auguri) hanno rispolvera­to foto d’archivio che ritraevano i più grandi capitani romanisti degli ultimi 40 anni - Di Bartolomei, Giannini, Totti e De Rossi - sollevare trofei.

Un legame di sangue, un’eredità che Lorenzo si è preso senza sentirne il peso. «Su Pellegrini non devo dire più niente - ha detto qualche giorno fa Francesco Totti - io gli darei anche la maglia numero dieci ma non so se la vuole». Sarebbe l’ultimo, definitivo, attestato di stima nei confronti di un calciatore che ha saputo reagire alle critiche e prendersi la Roma, che ora giustament­e se lo coccola, e anche la Nazionale.

Tanto amore nei confronti del numero 7 stride con la quasi indifferen­za che c’è nei confronti di Nicolò Zaniolo, che è l’altra faccia della medaglia. Se uno si è legato a vita alla Roma, il futuro dell’altro è tutt’altro che certo. Di sicuro la volontà ferrea che ha avuto Pellegrini di firmare non è la stessa di Zaniolo, che ha il contratto in scadenza nel 2024, vorrebbe una proposta di rinnovo da parte della società a cifre simili a quelle del capitano, ma non disdegna (anzi) le lusinghe di Milan e Juventus (anche se la Roma vorrebbe cederlo eventualme­nte in Premier) che lui stesso ha definito top club.

«Io mi alleno e aspetto» non sembrano frasi di chi ha la Roma come priorità. Nei prossimi giorni il suo procurator­e Vigorelli incontrerà Tiago Pinto e poi, forse, tutto sarà più chiaro.

Nei prossimi giorni incontrerà il manager di Zaniolo per il contratto

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Protagonis­ti In alto da sinistra, il tecnico della Roma José Mourinho; il capitano Lorenzo Pellegrini con la coppa della Conference League vinta a maggio, e Nicolò Zaniolo

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