«ForteFragile» Meg, fra elettronica e pop
L’autrice e produttrice napoletana al Villa Ada Festival
Due inediti singoli segnano il grande ritorno sulle scene di Meg, l’ex voce femminile dei 99 Posse, band simbolo della musica elettronica anni Novanta dal rap battagliero. Nome d’arte di Maria Di Donna, esponente di punta del cantautorato underground, suona dal vivo domani al «Villa Ada Festival».
L’artista napoletana, classe 1972, continua ad esplorare terreni musicali alternativi. Icona di stile, da sempre autrice e produttrice, è in tour per tutta l’estate. In attesa dell’ultimo progetto, fuori a settembre. «L’album nuovo sarà, diciamo, vulcanico», ha confermato.
In perfetto equilibrio tra elettronica e pop, promette una carica di energia senza precedenti. Testi intimi e visionari che raccontano la voglia di viaggiare e le sue origini, con Napoli punto di riferimento costante. O dal mood più dark, potente e viscerale
Volevo parlare a chi sente che vivere è una faticosa prova di resistenza. Per smontare il Male può servire piangere ma anche ridere
come nel singolo, pubblicato lo scorso aprile, Non ti nascondere, sul sentirsi inadeguati, estraniati dalla realtà. Parole dai risvolti esistenziali che diventano uno slancio vitale, di forza, coraggio e rinascita collettiva, dopo gli abissi vissuti negli ultimi tempi. «Parlavo di me a me stessa e, allo stesso tempo, volevo parlare a chi sente in questo momento che vivere è una faticosa prova di resistenza, e che per smontare il Male può servire piangere ma anche ridere», scrive sul suo profilo Instagram.
Anche l’immagine scelta per la cover del brano riflette la metafora di vita di Meg: «Un fiore che come un miracolo sboccia dalla nera pietra lavica e brilla di luce propria. È lì, come uno specchio, come un mantra, come un promemoria a implorarti: Non ti nascondere, sei speciale e il mondo ha bisogno di te! Lo so, è difficile, ma continua a
ballare e resisti!».
Contiene il bisogno di un contatto col cosmo ForteFragile (pubblicato lo scorso maggio) coprodotto insieme ai romani Frenetik&Orang3, dal basso trascinante e le ritmiche protagoniste. «È una canzone sul bisogno che abbiamo di poesia, sull’essere fatti di opposti che formano un tutt’uno, sul non aver paura di sbagliare: errore dopo
errore siamo qui per imparare, crescere e soprattutto celebrare la vita», ha confessato.
Trent’anni di carriera, di contaminazioni tra diversi stili e mondi. Otto album, quattro con i 99 Posse e quattro da solista, e diverse collaborazioni con Tiromancino, Clementino, Subsonica, Elisa e Colapesce, tra gli altri.
Dal suo primo disco Meg,
nel 2004, segue Psychodelice. Gli ultimi due sono Imperfezione, scritto quando viveva New York, e Concerto imPerfetto, album live del 2017. Mai uguale a se stessa. All’alba dei 50 anni, lo stile intrigante e sconfinato di Meg continua a ipnotizzare. (Info: ingresso libero, www.villaadafestival.it).