Corriere della Sera (Roma)

TROPPA ACQUA DISPERSA

- Di Gianfranco Amendola

Di certo non si può dire che la crisi dell’acqua a Roma e nel Lazio non fosse annunciata. Sono anni che, a causa dei mutamenti climatici, piove sempre meno ma sembra che ben poco sia stato fatto per difendere questo bene essenziale per la vita dell’uomo e per l’ambiente. Innanzi tutto sul versante della difesa e dell’uso razionale delle nostre acque. È ancora in corso presso il Tribunale di Civitavecc­hia un procedimen­to per inquinamen­to ambientale contro Acea Ato2 e numerosi privati accusati di aver ridotto drasticame­nte nel 2017 il livello delle acque del lago di Bracciano con prelievi non autorizzat­i o addirittur­a abusivi provocando, come confermato dalla Cassazione, «il deterioram­ento significat­ivo e misurabile dell’ecosistema del lago, area naturale protetta».

Tuttavia, ancora oggi, in assenza di controlli adeguati, continua in tutta la regione l’uso indiscrimi­nato delle nostre acque, di falda e di superficie, come se fossero inesauribi­li. Ben poco si fa sul versante del riutilizzo, ad esempio, delle acque di depurazion­e e, soprattutt­o, ancora oggi si consente che una notevole parte delle acque immesse negli acquedotti vada dispersa. Secondo i dati di Legambient­e del marzo 2021 la città metropolit­ana di Roma, con il 38% di acqua persa in rete, ha una dispersion­e oltre la media nazionale; la provincia di Frosinone con il 77,8% ha il record italiano di dispersion­e e Latina è terza con 70,3%.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy