Siccità, stato di calamità naturale
Entro domani il provvedimento di Zingaretti: «Prepariamoci, sarà una situazione molto critica»
Entro domani il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, proclamerà lo stato di calamità naturale a causa della siccità. I sindaci, a quel punto, dovranno adottare specifiche ordinanze per limitare gli sprechi d’acqua. «Sarà una situazione molto critica», avverte il governatore. Per le prossime due settimane infatti non è prevista pioggia. Ma il sindaco Roberto Gualtieri rassicura: «Nessun rischio di razionamento a Roma».
Nel Lazio entro domani sarà proclamato lo stato di calamità naturale per la siccità. I sindaci, nei prossimi giorni, dovranno adottare specifiche ordinanze per limitare sprechi e dispersioni d’acqua. E anche Roma dovrà provvedere a limitare i consumi. Tuttavia tra la Capitale e la provincia, almeno per il momento, sembra scongiurata la turnazione nell’approvvigionamento idrico. Secondo il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, la situazione «è grave e lo stato di calamità servirà a invitare i sindaci ad adottare immediatamente misure di contenimento». Per questo, nel pomeriggio di ieri, è stata convocata d’urgenza una riunione in Prefettura: per i prossimi quindici giorni non sono previste precipitazioni. «Dobbiamo prepararci a una situazione che sarà molto critica e che dovrà basarsi sul risparmio idrico di tutte le attività, a cominciare dai consumi ha detto Zingaretti. «Faccio un appello sentito a tutti a iniziare la stagione del risparmio dell’acqua».
Nella Capitale preoccupa la dispersione della rete idrica, notevolmente ridotta negli ultimi anni, ma ancora al 28%. Uno dei provvedimenti che potrebbero essere intrapresi – ma se ne discuterà nei prossimi giorni – è quello di chiedere una limitazione agli stabilimenti balneari. L’ipotesi è stata al centro di un confronto tra Zingaretti e Roberto Gualtieri (il sindaco ha escluso «qualsiasi rischio di razionamento a Roma»). «Ad esempio gli stabilimenti balneari dovrebbero essere predisposti a un risparmio dell’acqua a partire dalle docce. Ma ci sono tante formule: per questo chiediamo ordinanze comunali, perché ci sono delle esigenze territoriali diverse», ha chiarito il governatore. Su Roma, inoltre, va considerato che dopo la crisi del 2017 «con i lavori fatti sulla rete si sono risparmiati 100 milioni di metri cubi d’acqua», ha osservato Zingaretti. Con la proclamazione dello stato di calamità naturale che darà strumenti utili a effettuare captazioni si spera di evitare le turnazioni. L’auspicio, però, è che i prelievi abusivi siano limitati. È storia recente, infatti, il rinvio a giudizio di 16 persone nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Civitavecchia sulle captazioni effettuate nel 2017 dal lago di Bracciano: l’accusa è disastro ambientale. In tutto il Lazio il viterbese, corrispondente al territorio dell’Acea Ato 1, si conferma l’area in maggiore sofferenza, a quanto filtrato dalla riunione in Prefettura a cui hanno preso parte esponenti della giunta regionale, rappresentanti di Acea Ato 2 e Protezione civile.
La Coldiretti Lazio intanto ha chiesto un confronto sul teri ma e lanciato l’allarme. A Frosinone e Latina sono già iniziati i razionamenti: l’erogazione per i terreni agricoli viene sospesa tutti i giorni dalle 12 alle 18 e per l’intera giornata del mercoledì nel frusinate e la domenica per alcuni impianti nel sud pontino. «Una situazione che comporta un aggravio di costi per le aziende agricole - spiega il presidente di Coldiretti Lazio, David Graniefamiliari», - che sono costrette a utilizzare motori a pompe elettriche e dunque a consumare gasolio, in un momento in cui il caro carburante e il caro energia sono lievitati. Tutto questo sta portando sul lastrico le nostre aziende. Rischiamo di compromettere comparti fondamentali per l’ economia e perdere posti di lavoro».
Gualtieri Il sindaco ha escluso «qualsiasi ipotesi di razionamento per Roma»