Le Terme di Fiuggi passano ai privati
Le gestiranno Battisti (ex Fs), Benedetto (editoria), Stirpe e Borgomeo (Unindustria)
Terme di Fiuggi, svolta storica. Venerdì in consiglio comunale il sindaco Alioska Baccarini comunicherà chi sarà il prossimo gestore degli impianti idroponici. Sarà una società che mette assieme quattro top player dell’imprenditoria nazionale: Maurizio Stirpe, Gianfranco Battisti, Francesco Borgomeo e Nicola Benedetto. Al Comune andranno 5,4 milioni. Già messi a punto i piani per il rilancio e lo sviluppo del complesso termale.
Svolta storica per il futuro della Terme di Fiuggi. Venerdì prossimo, in Consiglio comunale, il sindaco Alioska Baccarini comunicherà chi sarà il prossimo gestore degli impianti idroponici. Un evento di estrema importanza per il futuro della stazione termale, poiché segna l’ultimo passo del processo di privatizzazione dell’azienda «Acqua & Terme Fiuggi» , società controllata ora dal Comune che gestisce l’imbottigliamento, i complessi termali, il campo da golf e il centro benessere.
Ebbene, la gestione andrà ad una società che mette assieme quattro top player dell’imprenditoria nazionale: Maurizio Stirpe (vicepresidente di Confindustria, patron del Frosinone Calcio e fondatore del Gruppo Prima Spa); Gianfranco Battisti (già presidente e ad di Ferrovie dello Stato); Francesco Borgomeo (presidente di Unindustria-Cassino e fondatore del Gruppo Saxa); Nicola Benedetto, imprenditore con interessi nel ramo alberghiero (suo il Grand Hotel Gattini di Matera) e nell’editoria (ha quote importanti nella società che pubblica La Verità e Panorama). Dunque sarà questo Gruppo ad acquisire «Acqua & Terme» (valore, 5,4 milioni di euro): la manifestazione d’interesse ha soddisfatto tutti i requisiti previsti nel bando pubblicato un anno fa. Il piano presentato in Comune ha convinto la commissione demandata all’analisi delle offerte. Le offerte, alla fine, erano rimaste due: l’altra cordata è costituita dal presidente di Fein derterme Massimo Caputi (proprietario delle Terme di Saturnia) e dal Gruppo Fabbro capitanata dai fratelli Massimiliano e William Fabbro (attivo nei settori del food e dell’energy). Ma i recenti arresti dei fratelli Fabbro in un’inchiesta della Finanza di Milano hanno di fatto stoppato il loro programma, lasciando via libera alla cordata concorrente.
A questo punto si può ipotizzare quale sarà il futuro delle Terme tanto care a papa Bonifacio VIII e a Michelangelo. L’intero pacchetto (suddiviso
due lotti) sarà affidato a Borgomeo e Benedetto per la gestione delle Terme e lo stabilimento di imbottigliamento (Lotto 1). Stirpe e Battisti si occuperanno del rilancio turistico e sportivo, compreso il campo di golf (Lotto 2): il progetto punta a trasformare Fiuggi in una sorta di centro federale per le nazionali giovanili di calcio e un polo di attrazione per i ritiri precampionato dei club di serie A. Il centro benessere e le attività ricettive saranno invece coordinate da Battisti, che ha in mente un piano per convogliare le migliori risorse del territorio.
A fine luglio avverrà la consegna delle chiavi. E c’è chi spera in un futuro prospero e vitale come ai tempi della gestione di Giuseppe Ciarrapico che, nel 1990, portò l’allora leader sovietico Mikhail Gorbaciov in Ciociaria per ritirare il Premio Fiuggi.