Expo, crescono i consensi per Roma
PARIGI Crescono i consensi per Roma, candidata a ospitare Expo 2030, mentre si tesse la fitta trama di relazioni diplomatiche al Bie, il Bureau international des espositions, e nei 170 Paesi membri dell’assemblea generale con sede a Parigi. È piaciuta la presentazione nella capitale francese, davanti all’assise in formato ridotto (circa 50 delegati), all’insegna dell’inclusione.
Del racconto con focus sul tema «people and territories», il rapporto tra le persone e l’habitat urbano, ha convinto il video messaggio di Muhammad Yunus, Premio Nobel per la pace e fondatore della Grameen Bank, che si occupa di microcredito in India e Bangladesh: «Un paio di delegati nazionali africani e sudamericani ha apprezzato
che si sia espresso in nostro favore - ha sottolineato Giuseppe Scognamiglio, segretario del Comitato Expo 2030 -. Il suo riferimento ai giovani e al “mondo a tre zeri” (l’abbattimento di disoccupazione, emissioni e povertà, ndr) è in linea con la proposta di Roma, non autocelebrativa ma aperta al dialogo con i cinque continenti per progettare soluzioni comuni alle sfide del futuro». Nel frattempo si guarda anche alla Santa Sede, all’autorevolezza di Papa Francesco e alla sua sintonia con i temi della lotta alle disuguaglianze e della sostenibilità: «Presto incontrerò il presidente della Cei, il cardinale Matteo Zuppi», ha anticipato Scognamiglio.
Ha invece suscitato perplessità la scelta di Riad, in corsa per l’Arabia Saudita, che ha puntato sulle storie di due giovani donne: «Il fatto che in meno di una generazione siano passate dal non poter alzare la mano a scuola per parlare all’affermazione nel mondo del lavoro è sembrata una narrazione inverosimile». L’altra rivale, Busan per la Corea del Sud, è arrivata invece con una delegazione «spropositata» (primo ministro, Camera di commercio, amministratori delegati di multinazionali, un centinaio di delegati), considerato lo stadio ancora intermedio del percorso. Forte delle solide relazioni dell’ambasciatore Giampiero Massolo, presidente del Comitato promotore, Roma avrebbe già ottenuto l’endorsement di una quindicina di Paesi, sebbene l’iter sia ancora lungo e costellato di imprevisti (il voto decisivo è previsto per novembre 2023 e tutto può cambiare). La strategia della Capitale cavalca l’inclusione: «La nostra chiave è “un’Expo per voi” - ha ribadito Massolo - , un approccio che si può declinare a diversi livelli: la cooperazione (tra le ipotesi impianti per i rifiuti di ultima generazione in sinergia con altre comunità locali), la collaborazione interuniversitaria, le aziende interessate a opportunità di business». In supporto di Roma ieri è intervenuta anche l’ex ginnasta Elisa Santoni, vincitrice di cinque ori ai Mondiali, esempio di resilienza nello sport e nella vita.