«Spazzamento inutile»
A Roma la pulizia è un ricordo più che ventennale. Abito nel quartiere Della Vittoria/Prati e strade e marciapiedi sono talmente sporchi ed abbandonati da decenni che riesce difficile non paragonarli a quelle/i dei più poveri Paesi africani. Questa situazione di abbandono di certi quartieri contrasta con gli incarichi che vengono dati dai vari Municipi, che preferiscono far ripulire aree limitrofe o addirittura periferiche, per non intralciare o interrompere traffico e passaggi pedonali. A tal uopo ho un esempio eclatante: mercoledì 15 giugno verso le 9, percorrendo in bici viale di Tor Di Quinto, nel tratto successivo al sottopasso del ponte Flaminio, ho incrociato un operatore ecologico che spazzava il marciapiede pieno di foglie. Per carità tutto va fatto, ma su quel marciapiede non ci sono abitazioni, negozi, e tra l’altro penso che non vi transiti un pedone da decenni. Tornando alla situazione del Della Vittoria non si può fare a meno di citare quella riguardante i cassonetintervenire ti, perché quelli su viale Carso, dopo piazza Monte Grappa, sia quelli di destra che quelli di fronte a sinistra, ogni mattina sono talmente stracolmi, perché insufficienti, che la gente deposita i rifiuti per terra per la gioia di uccelli che banchettano indisturbati. In conclusione, per dare un aspetto decente e normale alla città occorre che Ama e il suo personale operino con più vigore ed intensità e che i romani rispettino le regole
Alberto Bianco