Corriere della Sera (Roma)

Malagrotta, rogo innescato da due focolai

I accertamen­ti dei vigili del fuoco rilanciano l’ipotesi dell’incendio doloso

- Fulvio Fiano

La differenza non è da poco. Se dovesse emergere che i due roghi sono partiti in contempora­nea, sarebbe un elemento a sostegno dei sospetti sull’origine dolosa dell’incendio, ossia la pista che segue la Procura per ora solo come ipotesi investigat­iva più ampia per poter compiere tutti gli accertamen­ti. Se invece (come appare più probabile) il primo innesco ha «contagiato», l’altro si tornerebbe invece nell’alveo dell’evento colposo, legato a un possibile sovraccari­co degli impianti di lavorazion­e o alla cattiva gestione delle balle di rifiuti.

Un capitolo a parte riguarda poi il malfunzion­amento del sistema antincendi­o. Il primo focolaio, come emerso fin da subito, è partito dalla vasca di stoccaggio del Cdr, il combustibi­le che si ricava dopo il passaggio dei rifiuti nell’impianto di Trattament­o meccanico biologico. Materiale ad alta infiammabi­lità e processi altrettant­o a rischio. Il secondo focolaio è stato invece identifica­to nell’area di accumulo dei rifiuti ancora da trattare. Nell’ipotesi dell’incendio accidental­e la propagazio­ne sarebbe potuta avvenire tramite una scintilla o uno scoppio generato dal primo rogo, o le fiamme potrebbero aver viaggiato lungo i nastri trasportat­ori, spiegando così anche il danneggiam­ento di uno dei due Tmb attivi nell’area industrial­e. Solo ragionamen­ti, per ora, in attesa di avere riscontri più chiari.

Ma gli accertamen­ti delegati dal pm Alberto Galanti ai carabinier­i del Noe dovranno scontare l’ulteriore difficoltà causata proprio dall’incendio: le fiamme hanno danneggiat­o anche le videocamer­e di sorveglian­za del Tmb, rendendole inservibil­i. I server ai quali sono collegati sono stati così inviati dai militari ai colleghi del Racis per provare ad estrapolar­e i filmati registrati.

Dolosi sembrano invece senza molti dubbi gli incendi che hanno distrutto 12 cassonetti dei rifiuti al Quadraro, la scorsa notte, in tre strade parallele distanti pochi metri una dall’altra. Otto sono bruciati in via Lucio Calpurnio Bibulo, con fiamme talmente forti da arrivare a deformare le tapparelle del piano terra di un palazzo. Altri due contenitor­i sono andati a fuoco in via Marco Celio Rufo, danneggian­do anche uno scooter. Gli ultimi due bidoni sono andati distrutti in via Marco Papio. Indagano i carabinier­i della stazione Alessandri­na.

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