I no-vax contro lo Spallanzani
Scritte minacciose sui muri, firmate W. Le istituzioni solidali con medici e infermieri
Nuova follia dei no vax: ieri all’alba sono comparse scritte minacciose lungo il perimetro dell’ingresso principale dell’ospedale Spallanzani e sulla cancellata di via Portuense. A corredo una firma diventata purtroppo un classico: la «W» in un cerchio rosso.
Il direttore Vaia
Arriva solidarietà da Speranza, Letta, Zingaretti e Gualtieri La firma «W» già nota: la polizia esamina i video
Scritte no vax realizzate con la vernice rossa sul bianco travertino dell’Istituto Spallanzani, in prima linea nella lotta al Covid-19 e nella campagna vaccinale, sono comparse all’alba di ieri lungo il perimetro dell’ingresso principale e la cancellata su via Portuense. A corredo una firma ripetuta ogni volta, diventata ormai un classico: la «W» in un cerchio rosso, simbolo identificativo di alcuni gruppi no vax e no green pass. «Sui muri la verità, per i diritti e la libertà»; «Propaganda vaccinale, atto criminale»; «Vax = morte», alcuni degli slogan sui muri.
Minacce e intimidazioni ora al vaglio della polizia, che analizzerà le telecamere di sorveglianza in cerca di risposte su chi possa aver agito in un arco di tempo comunque prolungato eludendo la sorveglianza. La protesta si riaccende proprio nel momento in cui la campagna vaccinale riprende vigore in risposta all’aumento di casi per l’ultima variante del virus, Omicron 5. «Oggi come ieri le varianti di Sars-CoV-2 non devono spaventarci — ha spiegato il direttore generale dello Spallanzani, Francesco Vaia — e vanno studiate, così come stiamo continuando a fare. No quindi ad allarmismi, ma vanno aggiornati gli strumenti, i vaccini e le terapie. E servono interventi di sistema sui luoghi della socialità, per un autunno che non ci colga impreparati».
Nei giorni scorsi analoghe scritte no vax sono comparse sui muri della sede dell’Ordine dei medici di Palermo, dell’Ordine dei medici della provincia di Bergamo e sulla sede della Federazione provinciale del Pd. Ed a gennaio sui muri di scuole comunali e edifici pubblici di Treviso. Una vera e propria campagna, a vedere la frequenza dei raid.
Ed è un fiorire di commenti e di condanne del gesto da parte della politica locale e nazionale a cominciare dal ministro della Salute Roberto Speranza, dal governatore del Lazio Nicola Zingaretti e dall’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato che alle 11.30 di ieri sono andati a esprimere
«Le varianti del virus vanno studiate e vanno aggiornati strumenti, vaccini e terapie»
solidarietà a medici e infermieri dello Spallanzani. «Inquietante» viene definito l’accaduto dal ministro Speranza che ricorda: «Non dobbiamo dimenticare mai che la campagna vaccinale in tutto il mondo ha salvato la vita a milioni di persone». Parole condivise da Zingaretti che aggiunge: «Le scritte no vax sono una follia. Medici, infermieri e personale della sanità sono stati protagonisti di una battaglia per la vita. A loro, ancora una volta, grazie di cuore». «La follia no vax continua», sottolinea il segretario del Pd, Enrico Letta su Twitter, poIl stando la foto del muro dello Spallanzani violato -. Siamo coi medici e col personale sanitario. Avanti». «Frasi choc e farneticazioni — rincara la dose D’Amato —. Le immagini sono ora a disposizione delle autorità. La sigla l’abbiamo già trovata in qualche hub. Starà agli inquirenti risalire ai gruppi organizzati. Qui ci sono un progetto e la premeditazione». E il sindaco Gualtieri esprime «ferma condanna per gesti inqualificabili e massima vicinanza e solidarietà a medici e infermieri».