Lazio, il centrosinistra non sfonda
Frosinone a Mastrangeli (centrodestra), Viterbo alla civica Frontini. Crolla l’affluenza (-13%)
Pochi alle urne per i sette ballottaggi nel Lazio. Il risultato non premia il centrosinistra nei capoluoghi, dove a Viterbo vince la civica Frontini, sostenuta anche da Vittorio Sgarbi, e a Frosinone il centrodestra con Mastrangeli. Nei principali centri: a Guidonia Lombardo (civico) batte Masini (centrodestra), mentre a Sabaudia vince Mosca (centrodestra e Calenda). Al centrosinistra vanno Ciampino e Cerveteri.
Il centrodestra conquista tre dei sette comuni al voto nel Lazio al secondo turno delle elezioni amministrative. Ad Ardea, tra i centi più popolosi dell’area metropolitana di Roma, vince Maurizio Cremonini, sostenuto da FdI, Lega, Cambiamo e Rinascimento (il partito di Vittorio Sgarbi), al 51,5 per cento contro il rivale di centrosinistra, Lucio Zito, al 48,50. Anche a Sabaudia, comune in provincia di Latina commissariato dopo l’inchiesta per corruzione, la compagine di centrodestra - trainata anche dai voti di Azione di Carlo Calenda - prevale con Alberto Mosca, avanti con il 52,89 per cento delle preferenze sul civico Maurizio Lucci, al 47,11 per cento. Il successo più importante per il centrodestra si registra a Frosinone, capoluogo di provincia, dove ha prevalso Riccardo Mastrangeli, presidente dell’Ordine dei farmacisti, che con il 55,48 5er cento dei consensi supera lo sfidante dello schieramento opposto, Domenico Marzi. Il centrosinistra non sfonda - risultato sul quale si dovrà ragionare in vista delle elezioni regionali del prossimo anno - e si afferma soltanto in due centri. A Cerveteri riesce a spuntarla con un vantag gio di cinque punti Elena Maria Gubetti, sostenuta dal Pd, Europa verde e tre liste civiche: è la nuova sindaca del comune a nord della Capitale con il 52,95 dei voti (si ferma invece al 47,05 l’avversario di centrodestra, Giovanni Moscherini). A Ciampino, secondo hub aeroportuale del Lazio, Emanuela Colella (sostenuta dal Pd e dal M5S) batte la competitor Daniela Ballico (centrodestra) con un margine di oltre 13 punti: 56,38 a 43,62.
La vera sorpresa di questa seconda tornata elettorale, al netto del forte tasso di astensionismo, sono stati i candidati civici. A Viterbo Chiara Frontini, ex An, sostenuta anche da Rinascimento di Vittorio Sgarbi, è la prima donna sindaca della Città dei Papi: una vittoria netta, con quasi 30 punti di vantaggio sull’assessora regionale alle Politiche sociali, la dem Alessandra Troncarelli (64,64 contro 35,36). Sarà un altro civico, Mauro Lombardo, a guidare per il prossimo mandato Guidonia Montecelio: l’avvocato 50enne, che per 5 anni ha affiancato il Garante dei detenuti, supera di quasi 20 punti il candidato di centrodestra, Alfonso Masini (59,92 a 40,08).
Ma a segnare i turni di ballottaggio nei comuni è stato anche il forte calo dell’affluenza, forse a causa del caldo record che ha spinto molti a fuggire dalle città per trovare sollievo nelle località marittime del litorale. Alle 23 ha votato il 39,51 per cento degli aventi diritto, facendo registrare una flessione di oltre 13 punti rispetto al primo turno (53,91). Nei quattro centri dell’hinterland capitolino si è recato alle urne il 33,47 per cento degli aventi diritto con uno scarto di quasi 13 punti rispetto a due settimane fa (47,28).
Il crollo più significativo si è registrato a Guidonia Montecelio, dove la partecipazione si è quasi dimezzata, dal 46,05 del 12 giugno al 27,45. Curva in discesa anche ad Ardea, dove a barrare la scheda è stato soltanto il 29,26 per cento de
gli elettori (al primo turno la partecipazione era stata superiore di oltre dieci punti, al 40,94 per cento). In linea con il trend generale Ciampino, dove l’affluenza è scesa dal 53,79 al 43,73, e Cerveteri (dal 51,09 al 41,42). Affluenza giù anche a Viterbo, dove ha votato il 47,42 degli aventi diritto (al primo turno era stata del 64,27). L’andamento si è confermato anche a Sabaudia, in provincia di Latina, dove a pesare potrebbe essere stata la sfiducia degli elettori dopo le inchieste per corruzione che hanno travolto l’ex giunta, commissariata per l’arresto dell’ex sindaca, Giada Gervasi (ma lo scorso 21 maggio il giudice ha accolto la richiesta di revoca degli arresti domiciliari) e la raffica di dimissioni che ha coinvolto anche i consiglieri di opposizione: nella città delle dune ha prevalso l’astensionismo (i votanti si sono ridotti dal 59,51 al 44,27). A Frosinone si conferma il trend in discesa: dal 66,91 per cento del primo turno al 53,70 registrato alle 23 di ieri.