Corriere della Sera (Roma)

Caso Losito

«Per Teo e il Portogallo»

-

Vi scrivo per comunicarv­i che sono del tutto infondate, e non corrispond­enti al vero, le dichiarazi­oni di Pino Losito sull’apertura di un conto in Portogallo per «paura del fallimento». Teo Losito era mio cliente prima che conoscessi Tarallo. Lo stesso era venuto da me in quanto Ares Srl, a suo dire, vantava un credito nei confronti di Mediaset Spa. A quell’epoca ricoprivo la carica di Console Onorario del Portogallo e ero entusiasta degli sviluppi economici del Paese, dovuti in gran parte a un saggio sistema fiscale, tanto che mi ero associata con uno studio di colleghi portoghesi per poter fare usufruire i miei clienti delle agevolazio­ni fiscali che lo Stato portoghese concedeva alle aziende straniere che avessero aperto una società nel Paese. Preciso che i produttori cinematogr­afici godevano di forti agevolazio­ni fiscali a fondo perduto: perciò consigliai a Losito di costituire una succursale dell’Ares e trasferire legittimat­utte mente «i soldi» presso la banca portoghese per l’acquisto di un immobile in Portogallo. Ma non si concluse nulla perché Losito era depresso e non riusciva più a vivere.

Avvocato Daria Pesce

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy