Drogato e ubriaco si scaglia contro medico e infermieri
Un pregiudicato di 34 anni, drogato e forse ubriaco, è stato arrestato. Danneggiati i locali del reparto
Sotto effetto di alcol e droga aggredisce un medico e cinque infermieri dell’ospedale San Pietro in via Cassia. Un altro episodio di violenza all’interno di un nosocomio romano. L’uomo, un pregiudicato di 34 anni, è stato poi bloccato e arrestato dalla polizia, chiamata dalla direzione sanitaria. I sei feriti sono stati giudicati guaribili in una settimana.
Sotto effetto di droga e probabilmente ubriaco ha aggredito un medico e cinque infermieri del pronto soccorso dell’ospedale San Pietro in via Cassia. Un’alba di violenza in un presidio sanitario, l’ultimo ad aver fatto da scenario all’ennesimo intervento per bloccare chi se l’è presa con il personale in servizio che voleva solo assisterlo. Il medico e gli infermieri, fra cui quattro donne, sono stati medicati nello stesso ospedale per contusioni giudicate guaribili fra i cinque e i sette giorni.
L’aggressore, un pregiudicato di 34 anni, nato a Roma ma di origine straniera, è stato invece arrestato dalla polizia subito intervenuta dopo l’allarme lanciato dalla direzione sanitaria del San Pietro. Danneggiati anche i locali del reparto, dove l’uomo era arrivato già in stato confusionale, sotto effetto di sostanze stupefacenti, almeno secondo una prima ricostruzione dei fatti. E anche per questo motivo il 34enne, già noto alle forze dell’ordine, ha subito perso il controllo quando si apprestava a essere visitato. Calci e pugni al medico e agli assistenti che hanno cercato di calmarlo, ma senza riuscirci. E lo stesso avrebbe fatto il personale di vigilanza interno all’ospedale.
A quel punto sono intervenuti gli agenti delle volanti e del commissariato Flaminio
Nuovo che hanno immobilizzato il paziente, poi condotto in camera di sicurezza. Domani mattina dovrebbe comparire davanti al gip per l’udienza di convalida. È accusato fra l’altro di lesioni a incaricato di servizio e non si esclude che gli venga contestata anche l’interruzione di pubblico servizio per aver agito all’interno del pronto soccorso di un ospedale, nonché di danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale. Al vaglio la sua posizione anche per capire perché si fosse recato in ospedale. Quello all’alba di ieri in via Cassia è solo l’ultimo di una lunga serie di episodi di violenza che hanno coinvolto personale medico, infermieristico e di vigilanza in una struttura sanitaria della Capitale e della provincia. Nelle settimane scorse aggressioni di pazienti ma anche di parenti di persone in attesa di essere visitate o già in cura si sono verificate al San Camillo, Sant’Andrea, Policlinico Umberto I, al Grassi di Ostia così come in ospedale di provincia, da quello di Tivoli al Nuovo ospedale dei Castelli.
Tanto che l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato ha più volte sollecitato la Questura a riaprire i posti di polizia all’interno degli ospedali, in molti casi chiusi o a orario ridotto.
Raptus Era in attesa di essere visitato quando ha perso il controllo