Da oggi termosifoni accesi per 4 ore
Temperatura in picchiata, ordinanza del Campidoglio. La misura fino domenica 20
Il Campidoglio anticipa ad oggi l’accensione dei riscalda- menti, ma per non più di 4 ore al giorno. Dal 21 novembre, invece, tra una settimana, var- ranno le indicazioni del precedente provvedimento, firmato dal sindaco Roberto Gualtieri, che prevede un massimo di 10 ore al giorno per il funzionamento degli impianti di riscaldamento tra le 5 e le 23 fino al 31 marzo 2023. La temperatura massima dei caloriferi potrà essere regolata a 19 gradi.
Il Campidoglio anticipa ad oggi l’accensione dei riscaldamenti, ma per non più di quattro ore al giorno: dal 21 novembre invece, tra una settimana, varranno le indicazioni del precedente provvedimento, firmato dal sindaco Roberto Gualtieri, che prevede un massimo di dieci ore al giorno per il funzionamento degli impianti di riscaldamento tra le 5 e le 23 (misure in vigore fino al prossimo 31 marzo).
La decisione è stata presa alla luce delle previsioni meteorologiche che, tra oggi e domani, segnalano un forte calo delle temperature con minime tra i 5 e i 7 gradi, per poi tornare a salire nei giorni successivi. Tanto che la Protezione Civile ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse con indicazione che dalle prime ore di oggi, lunedì 14 novembre, e per le successive 9-12 ore, si prevedono precipitazioni sparse, specie sui settori meridionali della regione. Il bollettino del Centro Funzionale Regionale parla di allerta meteo gialla, con piogge e temporali che potrebbero abbattersi oggi anche su Roma.
«Stiamo predisponendo una nuova ordinanza - conferma l’assessora capitolina alsposta
l’Ambiente, Sabrina Alfonsi per un massimo di 4 ore al giorno a partire da domani (oggi, ndr). Continuando a raccomandare ai cittadini un uso consapevole e responsabile del riscaldamento privato, intendiamo dare una riadeguata alle necessità delle persone più fragili, alle esigenze del settore turisticoalberghiero e, più in generale, delle tante imprese e attività produttive che operano nella Capitale».
La decisione di posticipare l’accensione dei riscaldamenti era stata assunta sulla base del clima ancora mite e a causa dell’aumento del prezzo del gas con molti condomini qualcuno tramite referendum - che avevano optato per una riduzione drastica (cinque ore al giorno) per non vedere triplicati i costi in bolletta. Ma anche molti lettori avevano chiesto al Comune, tramite la Rubrica delle lettere in Cronaca, di consentire l’accensione dei riscaldamenti almeno per qualche ora al giorno, in modo graduale, proprio per salvaguardare i più fragili e gli anziani, colpiti maggiormente dal calo delle temperature, soprattutto nelle prime ore della mattina e di sera. «La città di Roma è abitata anche da persone che vivono in case non proprio coibentate e anche da persone anziane che purtroppo soffrono il freddo», aveva scritto l’ingegner Piero Bonanno. E Tiziana Ficacci: «Se giovani e bambini possono aggiungere un maglione, non è così per gli anziani. Che potrebbero accendersi stufette che, come riportato anche dalla cronaca, sono pericolose per loro e il palazzo». «Le spese non si ridurranno - ci aveva scritto invece Vittorio Perotti - per l’inevitabile ricorso a stufette elettriche, caminetti a legna ed altri mezzi più inquinanti e pericolosi. Ancora peggio, molti anziani e malati che non potranno scaldarsi rischieranno di finire per intasare gli ospedali in un periodo critico». Ora la nuova ordinanza potrebbe essere una soluzione.