«Qui regna l’illegalità e non si vede un vigile»
Ira delle associazioni di residenti. Tomassi (Campo Marzio): «Municipale da riorganizzare, qui c’è solo degrado e illegalità». Di Capua: «Commerci fuorilegge, intervenga la Finanza»
I residenti del Centro sono sfiduciati di fronte alla proliferazione degli ambulanti abusivi e all’illegalità diffusa. Tomassi (Campo Marzio): «Serve una riorganizzazione del corpo dei vigili, altrimenti non cambierà nulla». Anche Lancellotti (piazza Navona) lamenta la scarsa presenza dei caschi bianchi: «La città sta affondando».
Gli abitanti del centro storico sono sfiduciati di fronte all’invasione di venditori ambulanti abusivi che, complice la ripresa del turismo tornato ai livelli pre Covid, si moltiplicano a ogni angolo: «Il fenomeno è immutato da anni, a volte si attenua un po’ per poi riesplodere - osserva Roberto Tomassi, dell’Associazione residenti Campo Marzio - . Manca un’azione incisiva delle forze dell’ordine, anche la task force sulle occupazioni di suolo pubblico ha effettuato qualche controllo in più ma la sostanza non è cambiata. Se non si ripensa l’organizzazione del corpo di polizia locale, che per come viene gestito risulta inefficace, degrado e illegalità continueranno a proliferare... Lo scenario è sotto gli occhi di tutti». E la sensazione è che «senza una rivoluzione» sia «inutile chiedere più impegno».
Filippo Massimo Lancellotti, che vive in piazza Navona ed è tra i coordinatori del comitato «Roma è la mia città», ritiene che il problema dell’abusivismo commerciale dai gadget più improbabili alle borse di marchi contraffatti in vendita nei vicoli e nelle piazze dell’area monumentale - sia soltanto «la punta dell’iceberg». Dall’ellisse barocca dominata dalla fontana berniniana dei Quattro fiumi a via dell’Anima «non si vede un vigile, altro che rinforzi e squadre speciali». «Nei giorni scorsi ho segnalato a un agente un senza fissa dimora che dormiva in una baracca in via della Cuccagna e mi ha risposto in modo sgarbato... Ormai tra tavolini che occupano ogni centimetro di strada, ambulanti e buttadentro Roma ricorda una località balneare della Grecia di 30 anni fa... Un’impressione di cialtroneria che dà la cifra di come la città stia affondando... È ora di scendere in pizza contro gli inutili strombazzamenti ai quali non seguono i fatti». Viviana Di Capua (Associazione abitanti centro storico) chiede l’intervento della Guardia di finanza non soltanto per ricostruire la filiera del commercio illegale, ma anche per verificare la progressiva sostituzione dei minimarket (nelle aree tutelate le nuove aperture sono vietate) con negozi di alimenti e bevande («Ma chissà che nel retrobottega non tengano anche gli alcolici»), abbigliamento e pellame di bassa qualità: «Sono spuntati anche in via dei Cestari, che tradizionalmente si identificava per i negozi di articoli sacri... I negozi di vicinato che non riescono a pagare gli affitti stanno scomparendo, come è possibile che altre attività, peraltro sempre vuote, si espandano?». Bancarelle improvvisate anche nei dintorni di Campo de’fiori: «Un venditore di stampe fotografiche si è piazzato davanti a un palazzo in via dei Baullari - rivela una residente, Giulia, nome di fantasia, che preferisce non esporsi nel timore di ritorsioni - intralciando l’ingresso e appendendo i poster sul muro. Per non parlare del degrado del mercato: la domenica, quanto i banchi di prodotti ortofrutticoli sono chiusi, ne ho contati quattordici di paccottiglia