La Lazio e il disastro Milinkovic Sarri: «Perso per colpa nostra»
Il tecnico: «Avevamo la partita in pugno. Comunque soddisfatti per il quarto posto»
La delusione è dovuta più che altro all’atteggiamento di alcuni interpreti. Milinkovic, su tutti. Perché è alla terza partita sbagliata di fila: Feyenoord, Monza e Juventus. Ieri la sconfitta è nata dal suo errore. Palla persa (non la prima della partita), Rabiot che verticalizza, e Kean che segna l’1-0. Da quel momento recuperarla, senza veri e propri cambi offensivi a disposizione (Cancellieri ha un solo gol in serie A) e contro la miglior difesa del campionato, era difficile.
Il centrocampista serbo è sembrato poco determinato, poco battagliero. E senza altri big (Immobile, Zaccagni e Lazzari) da lui ci si aspettava molto di più. Uscito fra gli applausi dei tifosi juventini, che hanno così provato a corteggiarlo in ottica mercato, non ha però convinto i 1518 biancocelesti arrivati fino a Torino per sostenere la Lazio. Eppure a fine partita tutta la squadra si è recata sotto il settore ospiti per salutare i tifosi presenti, facendo il pieno di affetto. Solo applausi e cori d’amore. Perché il 2022 viene chiuso al quarto posto (a pari punti con l’Inter), ed è quindi positivo. L’ultima gara però è insufficiente. La testa, probabilmente, Milinkovic l’aveva già al Mondiale. Comprensibile, ma non accettabile
«Nel primo tempo abbiamo giocato bene, abbiamo mosso bene la palla - ha spiegato Pedro -Poi un nostro errore ha concesso un contropiede e hanno fatto gol. Nel secondo tempo loro hanno giocato meglio e meritato». La Lazio d’altronde non ha mai dato la sensazione di poterla riprendere: «Se metti undici giocatori dietro la palla e due linee è difficile creare occasioni - ammette Pedro Sapevamo
che la Juventus era forte in contropiede e proprio così ci hanno fatto gol. Noi abbiamo pagato tre nostri errori. Immobile manca tanto, sappiamo quanto sia importante per noi. A volte manca il suo gioco, ma Felipe è un grande giocatore, oggi non ha giocato bene, ma nessuno ci è riuscito. Senza Ciro cambia il nostro modo di giocare. Ora dobbiamo lottare in ogni partita per fare bene per raggiungere la Champions». Infine un commento sulla sosta: «Il Mondiale in questo periodo è strano. Tornare a giocare il 4 gennaio dopo 50 giorni sarà particolare. Vediamo come andrà. Noi non avremo molti giocatori al Mondiale e questa è una fortuna». La Lazio, in trasferta, era ancora imbattuta, aveva subito gol solamente da Gabbiadini, nella partita pareggiata 1-1 con la Sampdoria. Era proprio dalla trasferta in casa con la Juventus (6 mesi fa, l’ultima della passata stagione) che i biancocelesti non incassavano più di una rete nelle gare disputate lontano dall’Olimpico.
«Il 3-0 è largo, la Juventus ha meritato, ma il risultato è bugiardo - ha affermato Sarri La colpa, comunque è nostra. La linea era un po’ larga sul primo gol, ma questo dipende anche dal luogo in cui si è persa la palla. Non abbiamo sofferto sui lanci lunghi, ma quando abbiamo perso palle nella nostra metà campo. La Lazio era in pieno controllo della partita, quell’errore sul primo gol ha cambiato e complicato tutto. IL bilancio comunque è positivo, siamo quarti e in zona Champions. Ma non dobbiamo accontentarci, Il Mondiale? Non vedrò una partita».
La Juventus non ci stava creando problemi, fatale l’errore sul primo gol. Rinforzi a gennaio? Non credo ma ne parleremo