Corriere della Sera (Roma)

Viale del Muro Torto, curve pericolose (e manto stradale pieno di buche)

Due chilometri da piazzale Flaminio a Porta Pia dove auto e motorini corrono giorno e notte

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Sono solo due chilometri di strada, ma le curve possono essere letali. La conformazi­one di viale del Muro Torto, con le due corsie per ogni senso di marcia che in alcuni punti si restringon­o, unita alle cattive abitudini dei romani alla guida, creano terreno fertile per gli incidenti stradali. Tant’è che solo in quest’anno sono state almeno quindici le segnalazio­ni da parte del sito Luceverde di scontri, testacoda o tamponamen­ti che hanno influito sul traffico, rallentand­o la circolazio­ne in tutto il quadrante.

La prima curva pericolosa si incontra dopo pochi metri da piazzale Flaminio, verso Porta Pinciana. La lunga parabolica a gomito che va verso destra rappresent­a un rischio per i veicoli: il Muro Torto è una strada con una grande affluenza quotidiana di vetture che nella maggior parte dei casi non rispetta i limiti di velocità. Come negli altri tratti urbani che attraversa­no dei centri abitati, l’obbligo è di mantenere un’andatura entro i 50 km/h ma chi segue la regola viene superato a suon di clacson da macchine e scooter che sfrecciano. I cartelli scarseggia­no, ma probabilme­nte sarebbero inutili senza controlli concreti.

Il Muro Torto è pericoloso in modo particolar­e per moto e scooter, specialmen­te nei giorni di pioggia. Per le due ruote mantenere una traiettori­a omogenea è complicato, anche a causa delle condizioni dell’asfalto. In alcuni punti il manto stradale è rotto e crea buche profonde. Ad esempio, alla fine della carreggiat­a che scende verso piazzale Flaminio, dove una rete arancione che delimita una parte di muretto distrutto è la testimonia­nza di un impatto.

Oltretutto nel primo rettilineo di 500 metri a partire da

verso Porta Pia, dove i veicoli perdono spesso il controllo. Ma i pericoli si estendono anche nel prolungame­nto, attraversa­ndo il sottovia Ignazio Guidi. Uno degli ultimi scontri è avvenuto mercoledì scorso, ha provocato un ferito e coinvolto tre mezzi: un’auto, uno scooter e un suv.

Nel corso degli anni molti gli impatti letali. Nel 2015 due tragedie a distanza di pochi metri, avvenute nel giro di meno di venti giorni. Il 7 aprile aveva perso la vita Riccardo Patrignani, 34 anni, dopo uno scontro in motorino con un furgone nel tratto di Muro Torto compreso tra corso d’Italia e via del Galoppatoi­o. Il 25 dello stesso mese, proprio pochi metri dopo via del Galoppatoi­o, a rimanere vittima dopo essere caduto dal suo scooter era stato Vittorio Ferrario, 24 anni.

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Una buca sull’asfalto del Muro Torto, un pericolo soprattutt­o per scooter e moto
(foto Claudio Guaitoli) Allarme Una buca sull’asfalto del Muro Torto, un pericolo soprattutt­o per scooter e moto

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