Corriere della Sera (Roma)

Mille libri rubati in sette notti Maccaroni: «Ora le telecamere»

- Rinaldo Frignani © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

«Sono passati ogni notte per una settimana, si sono fermati con un’auto dalla parte di piazzale Flaminio, in modo da non essere visti, e hanno caricato almeno 200 libri per volta. Credo fossero almeno in due, forse anche di più. Dei libri in realtà non penso gli importasse nulla, piuttosto hanno rubato tutte quelle pubblicazi­oni per rivenderle in qualche mercatino dell’usato a poche decine di euro». È questa la convinzion­e di Alberto Maccaroni, 75 anni, titolare della storica bancarella de «Il Professore», già data alle fiamme qualche mese fa ma poi rimessa in piedi grazie anche alla solidariet­à di moltissimi romani. Questa volta i carabinier­i della stazione Flaminia hanno bloccato e denunciato a piede libero un 30enne rumeno in monopattin­o che forse con un complice si è appropriat­o «almeno di un migliaio di libri, soprattutt­o di narrativa, saggistica e fumetti. Hanno lasciato quelli di arte, i cataloghi, che valgono molto di più. E solo da questo si capisce che hanno arraffato volumi a caso, senza farci troppa attenzione». Una razzia continua, «della quale mi ero accorto subito. Ho anche incaricato una persona di appostarsi nelle vicinanze per capire chi fosse a portare via tutti quei libri. L’ultima volta, lunedì scorso, i ladri si sono impossessa­ti anche di un carrello che usavo per spostare le scatole con le pubblicazi­oni». Ad appostarsi per bene sono stati così i militari dell’Arma, che avevano ricevuto la segnalazio­ne di Maccarone. Non ci è voluto molto per capire cosa accadesse a notte fonda, attorno alle 4, solo che per il momento è stato preso solo uno dei ladri. «Difficile pensare che abbia fatto tutto lui, i libri pesano», conferma «Il Professore», che adesso pensa «a installare una telecamera di quelle piccole. Sono furti che ci creano problemi non tanto per il valore dei libri rubati, piuttosto per il fatto che sono comunque donati da cittadini che ci vogliono bene e che partecipan­o spesso alle nostre iniziative culturali, agli incontri fra scrittori e lettori che organizzia­mo spesso. E proprio per questo motivo ringrazier­ò sempre i carabinier­i che mi sono stati molto vicini e hanno risolto il caso in maniera brillante, come al solito».

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