«Muro» di monopattini davanti ai carabinieri: protesta dei disabili
Una decina di monopattini incolonnati uno accanto all’altro sul marciapiede. Un tipo di sosta vietato. Succede in via Torino, vicino a via Nazionale. E spesso. Il ricorso alla mobilità sostenibile evita, sì, le emissioni di CO2, ma non dà la licenza di fare carta straccia del codice stradale. Eppure ciò accade in tutti gli angoli della città.
A documentare la violazione con toni indignati, è Alfredo Ferrante , che è stato presidente del Comitato disabilità del Consiglio d’Europa. Sul suo profilo Twitter si scaglia: «E una persona in carrozzina che fa? E una mamma e papà con passeggino?». A commento del post, l’utente Beatrice scrive: «Mio padre è appena stato a Roma in carrozzina. Un disastro. La bellezza della città deve essere accessibile a tutti. Questa deve essere una delle priorità di chi governa».
In effetti, abbiamo documentato numerosi disagi incontrati dalle persone con disabilità negli spostamenti. Come la disavventura di Francesco Paolicelli, costretto a trasportare a braccia il figlio disabile su per le scale della metro. O quella dell’avvocato Dario Dongo, che a maggio è rimasto bloccato per 40 minuti su un montascale nella stazione Circo Massimo della metro.
Tornando al caso in questione, via Torino non è una strada ampia e anche nel marciapiede del lato opposto è un problema camminare senza imbattersi in qualche monopattino.