Milinkovic: Lotito chiede 100, la Juventus offre 50
Rinnovo lontano, alto il rischio di doverlo cedere l’anno prossimo per non perderlo a parametro zero
Per svettare su tutti i suoi compagni, all’aeroporto Nikola Tesla di Belgrado, ieri Sergej Milinkovic si è dovuto mettere in piedi su una panca: ben 7 dei convocati della Serbia sono più alti, infatti, del suo metro e 91, a partire dal fratello Vanja che supera i 2 metri. La Nazionale guidata da «Pixie» Stojkovic, ex talento passato pure per Verona, è partita ieri per il Bahrein dove venerdì giocherà l’ultima amichevole premondiale. Dal giorno dopo sarà in Qatar, a Doha, nell’hotel Rixos interamente riservato, con due campi per allenarsi e uno più piccolo in erba artificiale. L’esordio contro il Brasile a Lusail, poco più di 20 km da quell’albergo, è previsto per il 24 novembre, a 1.611 giorni di distanza dal ko per 2-0 contro i verdeoro che, con il Sergente in campo, costò l’eliminazione al primo turno nei Mondiali russi del 2018. Il Brasile è in ritiro alla Continassa, il centro d’allenamento della Juventus, la squadra che punta con forza su Milinkovic: secondo Tuttomercatoweb.com sarebbe pronta un’offerta da 50 milioni più bonus. Offerta che a parole Lotito è pronto a rifiutare: «Contano i soldi, portino almeno 100 milioni per vederlo in bianconero» ha detto il presidente al Messaggero, aggiungendo «Non me ne frega nulla degli applausi», quelli dei tifosi juventini che domenica sera hanno salutato l’uscita dal campo di SMS, non tanto per ringraziarlo della palla regalata per l’1-0 di Kean ma per la speranza di vederlo prima o poi in bianconero. Quel raro omaggio ad un avversario riservato per esempio nell’aprile 2018 al fantastico gol in rovesciata di Cristiano Ronaldo in Champions, e il portoghese arrivò 3 mesi dopo dal Real Madrid alla Juventus convinto, disse, anche da quegli applausi.
Il contratto di Milinkovic scadrà il 30 giugno 2024, secondo il bilancio laziale il serbo è costato 7,5 milioni scarsi intermediazioni comprese, il sito specializzato Transfermarkt che lo valutava 90 milioni nel 2018 adesso è sceso a 60. Il suo procuratore, Kezman, è stato nei giorni scorsi sia a Roma che a Torino, l’eventuale rinnovo è ancora in alto mare, neanche uno stipendio più alto dei 3,2 milioni attuali potrebbe convincerlo. Concreto il rischio di perdere - vendendolo a gennaio o a giugno 2023, oppure a parametro zero tra poco più di 19 mesi - l’unico laziale infilato ieri da Opta nella formazione ideale dell’anno solare 2022 per completare un centrocampo con Barella e Lobotka.
Contratto
La mezzala serba è legata ai biancocelesti sino al 2024