Pasolini nello sguardo di artisti contemporanei
Al Maxxi mostra con focus sull’anno 1975
Diciannove artisti contemporanei in dialogo con oltre duecento tra articoli, dattiloscritti originali, fotografie, interviste. Pier Paolo Pasolini. Tutto è santo. Il corpo politico è il contributo alle celebrazioni del poeta che da oggi fino al prossimo 12 marzo è visitabile al Maxxi (via Guido Reni 4/a). Un progetto — a cura di Hou Hanru, Bartolomeo Pietromarchi, Giulia Ferracci — che oltre al Museo nazionale delle arti del XXI secolo coinvolge l’Azienda Speciale Palaexpo e le Gallerie Nazionali di Arte Antica in un coordinamento espositivo condiviso nelle rispettive sedi.
Ogni museo ha declinato il titolo-tema Tutto è santo — tratto dalla sceneggiatura di Medea — approfondendolo secondo percorsi diversi: il corpo poetico al Palaexpo, il corpo veggente a Palazzo Barberini e il corpo politico al Maxxi dove gli artisti contemporanei ne evocano l’impegno civile. Che siano stati suoi contemporanei come Mino Maccari, Fabio Mauri, Giulio Paolini o Pino Pascali, o di generazioni più recenti come Elisabetta Benassi, Marzia Migliora, Sammy Baloji, Claire Fontaine o Francesco Vezzoli, l’eredità dell’intellettuale permane nelle opere esposte. L’attenzione è rivolta soprattutto al 1975, anno intenso per Pasolini di cui sono citati conferenze, interviste, presenze televisive, articoli — tra cui quelli per il Corriere della Sera — spesso caratterizzati da una carica polemica e provocatoria. Nel percorso di mostra anche le fotografie di Dino Pedriali e la voce della cugina del poeta e filologa Graziella Chiarcossi, che in otto punti audio accompagna il visitatore.
«Pasolini continua a essere un magnete inesauribile — ha detto Giovanna Melandri, presidente Fondazione Maxxi — Scavando nel suo pensiero, nelle sue opere letterarie e cinematografiche, gli interrogativi e le illuminazioni sono infiniti e questa mostra ne è una testimonianza viva». Info: www.maxxi.art