D’Alema e Berlinguer in viaggio a Mosca Il libro raccontato con Castellina e Telese
Massimo D’Alema in Galleria Esedra per la presentazione del suo libro «A Mosca l’ultima volta. In viaggio con Enrico Berlinguer» (Solferino) trova ad attenderlo un parterre di popolo che agita il suo libro come fosse una bandiera, in attesa del momento solenne del «firma copie», che è poi anche l’attimo in cui è possibile scambiare impressioni e saluti con l’autore. Il salotto allestito dalla libreria Feltrinelli di via Vittorio Emanuele Orlando ieri sera si è riempito al massimo della capienza, con qualche fotografo in più visto l’arrivo del sindaco Roberto Gualtieri (che contribuisce all’evento con la sua competenza di storico) seduto all’estrema sinistra del palco. Con l’autore, ex presidente del Consiglio e attuale presidente della Fondazione Italianieuropei, a portare la sua testimonianza c’è anche Luciana Castellina, scrittrice, presidente onoraria dell’Arci ed ex deputata comunista. Modera Luca Telese e apre così la conversazione che toccherà più volte la figura e il pensiero di Berlinguer: «Questo è un libro che nasce come un vino barricato. La sua radice è un diario di viaggio, ripreso è contaminato anni dopo, e ancora arricchito successivamente con altre riflessioni. È passato attraverso un lungo percorso di maturazione, ma sembra scritto oggi». Tra i volti che si riconoscono nel parterre, ecco Massimo Paolucci, ex deputato ed ex parlamentare europeo del Pd, e poi c’è la moglie di D’Alema, Linda Giuva.