Reddito di cittadinanza (con lo yacht)
Tredici denunce dopo i controlli estivi in mare della Finanza tra Ponza e Tarquinia
Quando sono stati fermati in mare l’estate scorsa, fra Ponza, Circeo, Santa Marinella e Tarquinia, non potevano certo immaginare che quel controllo in vacanza da parte dei finanzieri a bordo di una motovedetta, avrebbe avuto delle conseguenze solo qualche mese più tardi. In 13 hanno scoperto adesso di essere stati denunciati per aver dichiarato il falso per ottenere dal 2020 il reddito di cittadinanza senza averne diritto. In totale 98mila euro, che adesso dovranno restituire all’Inps, mentre sono accusati di truffa aggravata ai danni dello Stato.
Furbetti con la passione per il mare che potevano permettersi il noleggio, il leasing o anche la proprietà, uno di loro ad Anzio come ad di una società tuttora sotto indagine (ne amministra altre sette e possiede beni per oltre 160mila euro), di yacht anche di 25 metri. Imbarcazioni intestate a loro oppure ai parenti, in palese violazione di quanto prescrive il decreto legge del 2019 che definisce il reddito di cittadinanza. A scoprire i 13 sono stati i finanzieri del Reparto aeronavale di Civitavecchia, protagonisti nel 2021-2022 di 3.800 controlli in mare, la maggior parte d’estate. Da quel dato è scattato uno screening incrociando gli intestatari di natanti con le loro dichiarazioni dei redditi. Ed è emerso così che alcuni di loro non solo non pagavano le tasse, ma incassavano anche il reddito di cittadinanza, che ora gli è stato tolto.