Ritiro ancora da decidere: l’ipotesi della Turchia
La Lazio sta pensando a dove preparare la seconda parte di stagione. Arrivati alla sosta, i biancocelesti guidano la classifica dei chilometri mediamente percorsi a partita (114, ben tre in più del Monza secondo). Segno che la squadra, in questi mesi, stava bene atleticamente. Con una sosta così lunga la preparazione deve essere studiata nei dettagli per mettere i giocatori nelle condizioni di essere freschi e reattivi anche alla ripresa. La società aveva inizialmente pensato a una tournée in Argentina, idea bocciata da Sarri: «Sarebbe una follia dal punto di vista tecnico. Rientriamo giocando a inizio gennaio a 5-6 gradi, andare a fare un ritiro a 30 non è l’ideale, con un viaggio di 15 ore e il fuso orario da smaltire». Lunedì la Lazio dovrebbe comunicare dove svolgerà il ritiro (verosimilmente dal 12 al 23 dicembre), ma dovrebbe essere a Formello (probabile) o in
Turchia. La squadra, intanto ha ripreso ad allenarsi: oltre a Vecino e Milinkovic, impegnati ai Mondiali, erano assenti i nazionali Hysaj, Cancellieri, Provedel, Gila, Marusic e Adamonis (disputeranno delle amichevoli) e gli infortunati Lazzari e Zaccagni (diventato papà di Thiago). Immobile ha svolto lavoro differenziato, si sta riprendendo. Si è rivisto Fares, che però resta ai margini.