Domani l’interrogatorio di garanzia dal gip
Verrà affidato oggi l’incarico al medico legale per eseguire le autopsie delle tre donne uccise giovedì a Prati. L’atto istruttorio verrà effettuato all’istituto di Medicina legale del Gemelli dove si trovano le tre salme. Se non ci sono dubbi sulle cause della loro morte, sarà importante stabilire il numero e il tipo di coltellate inferte. Un aspetto decisivo sia per chiarire la dinamica delle aggressioni, sia per blindare l’accusa dei tre omicidi in capo al 51enne Giandavide De Pau. Nel suo primo interrogatorio in Questura l’uomo è apparso confuso, ricordando solo di aver «tamponato la gola a una ragazza cinese» e di aver visto «molto sangue» ma negando di aver mai incontrato la 65enne colombiana Marta Castano Torres, la prima prostituta a morire sotto i suoi colpi. Dall’esame esterno delle salme è già emerso come il tipo di taglio sia quello di un’arma a lama lunga, tipo stiletto, ma dato che questa ancora non si trova (il killer potrebbe averla gettata nelle 43 ore della sua fuga) avere il riscontro sulla perfetta compatibilità delle ferite sulle tre vittime sarebbe un ulteriore elemento in mano all’accusa.
Di pari passo procede l’iter per la convalida del suo fermo. Già oggi il pm Antonella Pandolfi potrebbe chiederne la conferma al gip e a quel
punto verrà fissato (forse domani) l’interrogatorio di garanzia. Sono tanti gli aspetti sui quali servono ancora dei chiarimenti e solo l’omicida è in grado di fornirli. Anche per questo continua l’esame dei filmati di video sorveglianza che ne hanno ripreso il passaggio sia da via Durazzo che da via Riboty. Il risultato delle analisi sul dna isolato tra le tante tracce biologiche ed ematica sulle scene dei crimini chiuderà infine il cerchio delle accuse.