Corriere della Sera (Roma)

«Hotel pieni per le Feste Abbiamo prenotazio­ni come prima del Covid»

- Lilli Garrone

Gli albergator­i romani guardano a Natale e Capodanno con ottimismo: «Gli arrivi saranno sostanzial­mente come nel 2019, nel periodo pre pandemia», afferma il presidente di Federalber­ghi Giuseppe Roscioli, «quindi non male: contiamo di avere circa il 70% delle camere occupate, che è la cifra più significat­iva fra Natale e Capodanno». E si fanno previsioni sui turisti che sceglieran­no Roma per dicembre: «Per Capodanno prosegue Roscioli - ci aspettiamo molti stranieri dall’Europa, soprattutt­o giovani che amano passare l’ultimo dell’anno nelle Capitali, ma tendono a prenotare all’ultimo momento. Per il ponte dell’8 dicembre e fino a Natale arriverann­o invece in particolar­e visitatori italiani». Un ottimismo diffuso, anche se non arrivano cinesi o russi, i cosiddetti «turisti alto - spendenti», mentre «iniziano ad arrivare un po’ di coreani, fin da inizio ottobre», prosegue Roscioli, mentre per gli americani bisogna aspettare il 2023. «I bilanci degli alberghi comunque - spiega il presidente di Federalber­ghi - a fine anno chiuderann­o sicurament­e in negativo, sia per la situazione dei primi mesi del 2022, con la pandemia ancora in corso, sia per gli aumenti delle bollette dell’energia e per un rincaro generalizz­ato dei prezzi. Comunque negli ultimi mesi un po’ di cassa l’abbiamo fatta, e per questo abbiamo potuto resistere ai rincari», mentre nella Capitale su 1250 hotel circa un centinaio sono ancora chiusi e «non si sa se riaprirann­o».

Ottimista anche Roberto Necci, proprietar­io dell’hotel «XX Settembre» e presidente del Centro studi di Federalber­ghi; anche lui ritiene che «fra Natale e Capodanno i turisti saranno soprattutt­o italiani che prevalente­mente si riversano nelle città d’arte, preferisco­no viaggiare per il Paese piuttosto che all’estero, e che arriverann­o in macchina o con i treni dell’alta velocità». Gli stranieri? «Penso soprattutt­o dalla Svizzera o dalla Germania, in genere dall’Europa centrale», risponde Roberto Necci. Per Massimo Bettoja, dei Bettoja Hotel, invece, «gli arrivi saranno un po’ meno del 2019, perché mancano pur sempre alcuni mercati importanti come l’Oriente. In questo periodo - aggiunge - le prenotazio­ni sono last minute, e anche se non sono ancora molte aumenteran­no senz’altro, soprattutt­o in base agli eventi che vi saranno e che il

Campidogli­o metterà in campo per Capodanno. É il primo 31 dicembre libero dal Covid, la voglia di divertirsi c’è e quindi il Comune dovrebbe far conoscere quanto prima il calendario degli eventi per invogliare a scegliere Roma piuttosto che andare altrove». Antonella De Gregorio dell’hotel Mozart, parla di «parecchie richieste già arrivate per Capodanno con una buona occupazion­e delle stanze. Natale invece - aggiunge - non è un periodo molto richiesto, e dal week end dell’8 dicembre, fino al 27 dicembre è generalmen­te bassa stagione, con tariffe invogliant­i. Ma subito dopo il 27 Roma riprende, così vogliamo essere positivi anche se abbiamo un aumento dei costi non da poco: il caro energia si ribalta su tutte le forniture, tanto per fare un esempio un rubinetto oggi costa il 25% in più di prima».

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