Abbattute le liste d’attesa per anziani e disabili
Assistenza domiciliare all’85% dei richiedenti con i fondi straordinari del Comune
In molti attendevano da mesi, se non da anni, che si attivasse per loro il servizio sociale municipale e ora finalmente, dopo tanto aspettare, una svolta sembra essere arrivata. Grazie allo stanziamento, a fine luglio, di fondi straordinari da parte del Comune per i Municipi della Capitale, a Garbatella è stato possibile ricominciare a dare assistenza domiciliare ad anziani, disabili e minori.
Uno slancio che non solo ha permesso di rimettere in moto un processo che andava a rilento e si trascinava con sé diversi inceppamenti ma anche di abbattere negli stessi mesi quelle stesse liste d’attesa che prima non scorrevano, portando a compimento quasi l’85% delle domande: 255 i nuovi inserimenti in totale. «Avevamo complessivamente in lista d’attesa 302 persone – spiega il presidente del Municipio VIII, Amedeo Ciaccheri grazie ai nuovi fondi e al lavoro del servizio sociale municipale che ha lavorato strenuamente in agosto, già da ottobre è stata garantita l’erogazione del servizio». Un risultato che non si raggiungeva da anni e che si fa forte anche di un altro traguardo ottenuto nel quartiere, quello di un’attenzione particolare verso i minori che vivono situazioni delicate e di grande difficoltà. In molti casi infatti la richiesta di attivazione di assistenza domiciliare per bambini e adolescenti è prevista direttamente dal tribunale in merito a situazioni dettate dall’autorità giudiziaria per le quali i piccoli vivono contesti che possono peggiorare in fretta e che richiedono interventi tempestivi.
«E’ un risultato eccezionale che ci ha permesso finalmente di dare risposte concrete ai tanti che aspettavano da troppo tempo l’assistenza domiciliare», ha spiegato Alessandra Aluigi, assessora ai Servizi sociali del Municipio VIII. Anche per i minori con disabilità è stato possibile azzerare le attese e gestire le particolarità burocratiche - che negli ultimi anni hanno ulteriormente ostacolato l’iter e permesso di accogliere solo poche richieste - dovute alla necessità di valutare protocolli di bisogno assistenziale che si differenziano di caso in caso. A Garbatella genitori che avevano inoltrato, senza risposta, la prima richiesta d’assistenza per i loro figli nel 2019 e che attendevano da allora, finalmente sono riusciti a ottenerla.