«Corso Francia, montagnetta sull’asfalto»
Spunta un altro testimone nell’inchiesta per la morte di Leonardo Lamma Prima del dramma del 7 aprile la strada era già pericolosa. La nuova foto
C’è chi lo descrive come «una montagnetta». Chi come «una rampa di lancio». Di certo il rattoppo, sopra il quale sarebbe passato Leonardo Lamma, 19 anni, perdendo il controllo della moto e poi schiantandosi contro il guardrail il 7 aprile scorso, appare già in pessime condizioni il 5 aprile 2022, 48 ore prima della tragedia. Scrostato in diversi punti. Disseminato da dossi e depressioni. In una parola: pericoloso. È quanto rivela la foto del rattoppo scattata da una passante, Laura Bartolozzi, due giorni prima della morte di Leo.
Secondo un testimone della tragedia, Mirko Proietti Checchi, Leonardo ha sobbalzato con la moto, tanto da perdere l’equilibrio, dopo essere passato sopra la riparazione provvisoria della voragine apertasi il 27 marzo scorso a corso Francia. A guardare la foto sembra di vedere persino il «gradino» cui fa riferimento Daniele Torquati, presidente del Municipio XV, in un commento su Facebook scritto a mezzogiorno dell’1 aprile scorso. È sul lato lungo, quello che si incontra subito per chi viene dalla Cassia. Se coincidesse con il gradino di cui parla Torquati, ci si dovrebbe domandare come (ma soprattutto se) è stata lavorata la segnalazione ai vigili urbani fatta dal presidente del Municipio. Esiste un’altra foto del rattoppo: è datata 1° aprile 2022, giorno della riapertura della careggiata sul presupposto che il rattoppo non costituisca un pericolo per la sicurezza.
A rimuovere il transennamento alla voragine è Burhan Asani, com’è scritto nella relazione del consulente della procura, che ha escluso una correlazione tra la tragedia e il rattoppo. Chi sia Asani non è specificato nella consulenza. Non si sa, soprattutto, per conto di chi abbia lavorato. Già nella foto del 1° aprile solleva dubbi sul rattoppo in apparenza pericoloso, anche per il tanto brecciolino. Dopo aver tolto il transennamento, sulla riparazione sono passati migliaia di autobus, macchine e moto. Tra di loro Giorgio Tomei che su Instagram racconta di aver rischiato di cadere con il motorino. Marisa
I lavori
La voragine si è aperta il 27 marzo. Il 1° aprile, dopo la riparazione, la strada è stata riaperta
Romagnoli descrive il rattoppo come «una rampa di lancio». Laura Bartolozzi, come «una montagnetta». Sopra la quale potrebbe essere passato Leonardo. Comparando le foto, è evidente il degrado. Sono queste le sole immagini. Entrambe non sono state scattate dai vigili del gruppo Cassia, responsabili dei rilievi dell’incidente di Leonardo, i cui familiari sono rappresentati dai legali Antonio De Fazi e Massimiliano Capuzi. I rilievi non hanno riguardato il rattoppo, di cui ignoravano l’esistenza.