Inaspettata Roma: astrofisica, Expo e museo al Flaminio
Al Festival delle Scienze la città si candida a sede nel 2030 nell’area di Tor Vergata
Al Festival della Scienza, inaugurato ieri all’Auditorium, spunta la Roma che non ti aspetti. Con un doppio colpo di altissimo livello, la città eterna, famosa soprattutto per storia e arte, si candida a capitale di tecnologia e progresso, non solo italiana.
È stata infatti presentata ufficialmente, con tanto di filmato introdotto dal Nobel romano Giorgio Parisi, la candidatura a sede dell’Expo 2030. Non solo. Il Comune di Roma, in collaborazione con il Cnr e tante realtà locali e non, ha confermato, con le parole dell’assessore all’Urbanistica Maurizio Veloccia, che nell’area delle caserme dismesse di via Guido Reni al Flaminio sorgerà un grande museo della Scienza. Una nuova istituzione, che tra l’altro dialogherà con i vicini Maxxi e Auditorium.
E non è tutto. Nel 2027 duemila astronomi di tutto il mondo saranno nella nostra città, per l’occasione capitale mondiale della loro scienza. Un’idea caldeggiata a cuore aperto dalla professoressa di Astrofisica Sandra Savaglio, «cervello» di ritorno da Germania e Stati Uniti, testimonial del festival.
Dopo anni di sciagurati no alle grandi iniziative (Olimpiadi in primis) Roma torna quindi in campo con grandi progetti, appoggiata dai ministeri competenti, come ha confermato l’intervento dell’ambasciatrice, vice capo di gabinetto degli Affari esteri Cecilia Piccioni.
La sede dell’Expo romano sarà nell’area di Tor Vergata, adiacente alla Tiburtina Valley, dove si trovano eccellenze tecnologiche come Leonardo e Telespazio, per citarne solo due.
Se Roma e l’Italia avranno l’Expo introdurranno anche una grande novità. I padiglioni delle nazioni ospitate, cioè tutto il mondo o quasi, non verranno smontati ma resteranno come punti di scambio, ricerca e dibattito. Lo ha annunciato l’architetto Matteo Gatto, direttore della candidatura romana.
Il Festival della Scienza, quest’anno dedicato al tema «Esplorare», continuerà per tutta la settimana. In programma lezioni agli studenti della scuola dell’obbligo, convegni e dibattiti di alto livello sulle esplorazioni fisiche e mentali della realtà che ci circonda, presentazione delle ricerche che hanno portato a grandi scoperte scientifiche e hanno trasformato il nostro modo di guardare il mondo.
Il Festival si snoda attraverso cinque aree tematiche – Spazi, Società, Vita, Menti e Futuri. Oltre 400 gli eventi in programma, più di 120 gli ospiti internazionali.
Futuro
Il museo della Scienza nell’ex caserma di via Guido Reni e nel 2027arriveranno duemila astronomi