Burrasca sul litorale, stabilimenti distrutti Esonda il Tevere, alberi e rami caduti
Ostia, evacuate 30 abitazioni. I balneari: 4 milioni di danni. Tromba d’aria a Fondi
Evacuate 30 abitazioni a Ostia. Il Tevere esonda alla foce. Lidi spazzati via da Fregene a Sabaudia per una devastante mareggiata. Allagamenti, alberi e rami caduti,incidenti stradali, traffico in tilt e superlavoro per i vigili del fuoco. È il bilancio del maltempo sul Lazio. E poi disagi ai Castelli, da Velletri a Tivoli, mentre la neve è comparsa al Terminillo.
Allagamenti, alberi e rami caduti,incidenti stradali, traffico in tilt: oltre cento gli interventi dei vigili del fuoco in città. E poi disagi ai Castelli, a Velletri e a Tivoli, mentre la neve è comparsa al Terminillo, a Campo Catino e a Campo Staffi. L’ondata di maltempo che si è abbattuta sul Lazio però ha devastato in particolare la costa. Il mare ha inondato le strade lungo quasi tutto il litorale, da Santa Marinella al Pontino. A Ostia evacuate 30 abitazioni. la scuola elementare Eugenio Garrone destinata all’accoglienza. Distrutto il bar dello Shilling: nella notte il mare ne ha portato via vetrate, pareti e persino parte del pavimento. «Lo Shilling è solo uno dei tanti spiegano gli uomini della Guardia costiera -. Ci sono interi stabilimenti sott’acqua». Fra questi La vecchia pineta e Il curvone, popolare chiosco sulla spiaggia. Federbalneari intende chiedere al prefetto, Bruno Frattasi, lo stato d’emergenza, stimando sui 4 milioni i danni subiti dai lidi. «Il mare - spiega il presidente Renato Papagni - ha divorato quasi 80 metri di spiaggia ed è arrivato alle strutture. Se la Regione non interverrà subito, molti stabilimenti non saranno in grado di riaprire».
A Fiumicino il sindaco, Esterino Montino, ha dichiarato lo stato di calamità dopo che il Tevere è esondato alla foce (residenti portati via a braccia) e due stabilimenti, La Nave e La Vela, sono crollati a Fregene.
Pesante anche il bilancio in provincia di Latina, dove è stata anche avvistata una tromba marina al largo di Fondi. A Sabaudia,
con tratti di lungomare già venuto giù, il vento ha spazzato via le strutture di molti stabilimenti balneari: devastato il lido Lo scoglio. Ma i maggiori danni si sono registrati al Caterattino, con il crollo di una sponda del canale che collega il lago al mare. Sulla Pontina all’altezza della Plasmon una squadra d’intervento è accorsa per liberare la strada dall’insegna di una stazione di servizio crollata sull’asfalto. Sorvegliate speciali le località del sud pontino. A Formia pesanti danni alla sede della Lega navale: «Purtroppo - scrive la società - la nostra base nautica è stata completamente devastata dalla mareggiata ancora in atto. Il mare ha sfondato le dune e sta continuando a entrare. I locali spogliatoi e la cala vele sono sommersi da oltre mezzo metro d'acqua e non riusciamo ancora a entrarci. I gommoni hanno divelto la banchina di attracco e siamo riusciti a recuperarli solo adesso. Non ci resta che fare la conta dei danni e sperare che passi presto».
In una nota il capogruppo della Lega in consiglio regionale, Angelo Tripodi, chiede alla giunta di avviare l’iter per dichiarare lo stato di calamità e per chiedere al governo il riconoscimento dello stato di emergenza per le province di Roma e Latina.
Fiumicino Il sindaco Montino ha dichiarato lo stato di calamità. A Roma alberi caduti e incidenti
Papagni «Le onde hanno mangiato 80 metri di spiaggia e sono arrivate nelle strutture»