Nomina al Maxxi, Sangiuliano a giorni sceglierà
È una delle prime nomine — di un certo peso — cui sarà chiamato il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano: scegliere il nuovo presidente della Fondazione Maxxi. Ieri è circolata la voce di Alessandro Giuli, giornalista e volto televisivo, 47 anni, come possibile successore e sostituto di Giovanna Melandri, 60 anni, ex parlamentare del Pd e due volte ministro (dei Beni culturali dal 1998 al 2001, e delle Politiche giovanili e dello sport dal 2006 al 2008).
Melandri, in carica dal 2012 — prescindendo dal quadro politico e dal nuovo governo in carica, di centrodestra — potrebbe però essere di nuovo nominata per l’incarico, che è quinquennale. Tutto in virtù di un cambio di statuto del Museo delle Arti del XXI secolo, dopo un analogo provvedimento preso dal museo Egizio di Torino, avviato nel 2021 e in vigore da febbraio scorso. Lo statuto prevedeva fino a quel momento «la possibilità di conferma, per una sola
volta» degli organi apicali dell’istituzione. E Giovanna Melandri, dopo il primo incarico (novembre 2012) era stata confermata nel suo ruolo il 16 ottobre 2017.
Sotto la sua guida, il museo ha registrato in questi dieci anni risultati rilevanti: 3,5 milioni di visitatori con 16 milioni di euro di incassi, e una crescita record nell’ultimo anno di +65% di fatturato da biglietteria rispetto al 2019. La collezione di opere, patrimonio del museo, è passato da 235 a 700. In caso di cambio al vertice è possibile che si vada anche verso la sostituzione di altri due incarichi apicali: quello di direttore artistico (attualmente Hou Hanru), e quello del direttore Maxxi Arte (attualmente Bartolomeo Pietromarchi).
Si tratta di nomine prestigiose e ambite. La prima di una serie di scelte che — a livello nazionale — saranno prerogativa del nuovo ministro nel corso del 2023. Quando scadranno, tra i tanti, i vertici e i direttori degli Uffizi (Firenze) e di Capodimonte (Napoli), della Galleria Nazionale d’arte moderna e contemporanea e delle Gallerie Nazionali di arte antica (Palazzo Barberini e Galleria Corsini) sul versante romano.