Corriere della Sera (Roma)

Amore e rinascita nello street rap del purosangue Luchè

Domani in concerto al Palazzo dello Sport

- Paola Medori

L’impossibil­e lo affascina, come la ricerca di un sound unico. Insegue ogni dettaglio creativo Luchè, all’anagrafe Luca Imprudente, inimitabil­e rapper napoletano dall’indole poetica. Tra i più seguiti della scena italiana è pronto a infiammare — domani — il palco del Palazzo dello Sport. Tappa romana del suo «Dvla Tour», che ha già registrato il tutto esaurito.

Artista trasversal­e ha fatto la storia dell’hip hop italiano, inizialmen­te come parte del duo Co’Sang. Classe ’81, cresciuto nel quartiere Marianella alle porte di Scampia, dopo anni di gavetta e sudore, ha scalato le classifich­e, nel 2018, con l’album Potere. Raggiungen­do, oggi, cifre da capogiro: 18 dischi di platino e 9 dischi d’oro, per oltre 1 miliardo di streaming audio e video.

Perfezioni­sta multitaski­ng sta vivendo un periodo intenso. Ad aprile è uscito l’ultimo progetto discografi­co, Dove volano le aquile, di recente certificat­o disco di platino. Una miscela di stili, e contaminaz­ioni ricercate scritto tra New York, Los Angeles, Milano, Ibiza e la sua Napoli. Testi e sonorità d’avanguardi­a per un album dove mettersi a nudo, e arrivare più in alto di tutti («volevo far capire a tutti che oltre a rappare posso cantare senza snaturarmi»). Gioca con le linee melodiche e cavalca il beat, e dal suo magico cilindro Luchè fa uscire una dietro l’altra hit come Purosangue, un pezzo cantato con Shiva, Che stai diccene in duetto con Paky, No Love beat dal trap melodico e La notte di San Lorenzo, un omaggio al suo mito di sempre: Pino Daniele.

Nella dimensione del live sprigiona tutto il suo mondo musicale e la grinta dello street rap. E realizza un grande show con tutti i suoi più grandi successi, e colpi che arrivano al cuore come Potere o il trittico Into rion e O’ primm ammore insieme a Je ce credevo. Canzoni introspett­ive, di emozioni d’amore e rinascita .

Strofe crude e dirette che raccontano storie di vita vissuta da Liberami da te che si apre con degli archi per finire con un assolo di piano, a Le pietre non volano (feat. Marracash) fino all’avvolgente Dire la mia. Muovendosi tra il cantato e il rappato, tra il napoletano e l’italiano, senza mai scendere a compromess­i o tradire la sua attitudine.

Numeri

18 dischi di platino e 9 d’oro, per oltre un miliardo di streaming audio e video

 ?? ?? Nome d’arte Il rapper napoletano Luchè (all’anagrafe Luca Imprudente, 41 anni) a Rimini, nel concerto d’apertura del suo «Dvla tour»
Nome d’arte Il rapper napoletano Luchè (all’anagrafe Luca Imprudente, 41 anni) a Rimini, nel concerto d’apertura del suo «Dvla tour»

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